Isole Borromee, da aprile si paga

Stresa. Posare il piede sul suolo dell’Isola Bella, dell’Isola Pescatori o dell’Isola Madre costerà 50 centesimi di euro; 1,50 euro per il giro completo del golfo Borromeo. Tra due settimane, giusto in tempo per le vacanze di Pasqua e a pochi giorni dalla riapertura primaverile di giardini e palazzi, entrerà ufficialmente in vigore per i turisti la tassa di sbarco. Lo ha deciso il consiglio comunale di Stresa, in base alla legge varata nel 2012 dal Governo Monti e inizialmente applicata sulle isole marittime, come Capri o Ischia.

“Abbiamo adottato la tariffa più bassa possibile – ha spiegato il sindaco di Stresa Giuseppe Bottini -. Gli introiti saranno investiti dall’amministrazione comunale per la manutenzione necessaria sul suolo isolano”. Le tre isole, infatti, sono parte del territorio stresiano, anche se in gran parte di proprietà privata dei Conti Borromeo. Il compito di riscuotere la tassa (dalla quale sono esenti residenti e proprietari di seconde case) spetta alla Navigazione Lago Maggiore e ai singoli barcaioli, che poi la verseranno al Comune. In caso di violazioni rischiano pesanti sanzioni.

Già montano le proteste per quella che viene vista come una nuova tegola sui turisti che devono già pagare l’imposta di soggiorno, che va da 50 centesimi a 2,50 euro a persona per ogni notte trascorsa in un hotel della terraferma. Stresa è stato il primo Comune italiano di lago ad applicare la tassa. A seguire subito dopo è arrivato Monte Isola, sul lago di Iseo. Si calcola che frutterà alle casse comunali almeno 300 mila euro l’anno.

Maria Elisa Gualandris

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