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La navigazione sui laghi unisce Svizzera e Italia

Un battello della SNL passa davanti al villaggio di Gandria.
Un battello della SNL vicino alla costa del villaggio di Gandria. © Ti-press

Il servizio di navigazione transfrontaliero sui laghi Maggiore e Ceresio sarà gestito dall’attuale Consorzio dei laghi per altri 22 anni. Martedì è stato firmato l’accordo tra le due società, quella ticinese e quella italiana, che operano sui due bacini. Dopo diversi anni, caratterizzati da tensioni e incomprensioni, i due attori italo-elvetici sembrano voler procedere in sintonia. 

L’attuale accordo firmato nel 2018 scadrà a fine marzo 2024. Da quel momento subentrerà la nuova intesa che sarà valida fino al 2046 e che è stata elaborata dalla Commissione Mista Italo-Svizzera per la Navigazione composta da rappresentanti del Ministero Italiano delle Infrastrutture, dell’Ufficio Federale dei Trasporti, del Canton Ticino, oltre alle due Concessionarie, l’elvetica Società Navigazione Lago di Lugano (SNL) e l’italiana Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL). 

“Da oggi sarà possibile realizzare una nuova navigazione sui nostri laghi, sostenibile, tecnologicamente all’avanguardia”.

Agostino Ferrazzini, presidente della SNL

Dalla conclusione del primo accordo, la collaborazione è stata più volte messa in discussione. Non da ultimo da una mozioneCollegamento esterno del consigliere nazionale locarnese Bruno Storni che chiedeva senza mezzi termini al Consiglio federale di disdire la Convenzione internazionale del 2 dicembre 1992Collegamento esterno per la disciplina della navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano. Motivo? Il mancato rispetto dell’intesa, in particolare la qualità scadente del servizio offerto dalla Navigazione Laghi, che si occupa del traffico internazionale tra Italia e Svizzera, e il mancato rinnovo della flotta, ritenuta decisamente troppo vetusta: una brutta carta da visita per il turismo locarnese. 

E proprio l’ampliamento della flotta con la possibile introduzione di natanti innovativi è un punto cardine della nuova intesa. Su questo aspetto, decisivo, sono intervenuti Agostino Ferrazzini, presidente della SNLCollegamento esterno e Alberto Chiovelli, Direttore Centrale di GGNLCollegamento esterno. “Da oggi – ha sottolineato Agostino Ferrazzini – sarà possibile realizzare una nuova navigazione sui nostri laghi, sostenibile, tecnologicamente all’avanguardia e all’altezza delle aspettative di turisti e residenti. Una navigazione strategica e intermodale che ben potrà integrarsi anche nella rete di trasporto transfrontaliera”. 

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Altra novità importante, anch’essa fonte di incomprensioni passate, è che la Società Navigazione Lago di Lugano (che dal 2018 gestisce la navigazione svzzera del Lago Maggiore) oltre a poter continuare a usare i battelli italiani sul Verbano, potrà averne anche di propri da usare sui due laghi o affittarne da altre aziende. Cosa che fino ad ora non era possibile: la SNL sul Lago Maggiore era costretta a utilizzare le imbarcazioni italiane ritenute vecchie e inadeguate senza poter far ricorso ad altri mezzi, magari mossi da motori elettrici, più consoni per un servizio pubblico rivolto soprattutto ai turisti. 

“Abbiamo avviato il processo di transizione energetica con la messa in esercizio della prima nave ibrida in servizio proprio sul Lago Maggiore “.

Alberto Chiovelli, Direttore Centrale GGNL

Per migliorare questo aspetto, le parti hanno convenuto che verranno rafforzati gli scambi di competenze tra le due società di navigazione, in particolare sull’elettrificazione della flotta e la messa in opera delle infrastrutture di ricarica: “La Gestione Governativa Navigazione Laghi ha da tempo avviato il processo di transizione energetica del proprio servizio – sottolinea il suo direttore generale Alberto Chiovelli – fino alla messa in esercizio della prima nave ibrida in navigazione in acque interne, in servizio proprio sul lago Maggiore cui ne sono seguite e ne seguiranno altre. Si tratta di un processo in continua evoluzione che non mancheremo di monitorare per poter cogliere le opportunità che si presenteranno sul mercato e contribuire così allo sviluppo delle economie territoriali in chiave sostenibile”.  

Ultima novità, la collaborazione commerciale tra le due società. Vista l’importante esperienza della GGNL – viene sottolineato – la società italiana potrà contribuire a incrementare in maniera significativa il numero dei passeggeri sui laghi ticinesi. L’accordo presta, infine, una grande attenzione alle tratte transfrontaliere, oltre a quelle turistiche. Chissà che il battello potrà in futuro sgravare le strade in parte dal traffico pendolare. 

SNL:

Mezzi:

10 battelli sul Ceresio, 5 battelli sul Verbano, 4 bus.

Passeggeri trasportati: 

Verbano: 453’468, Ceresio: 318’468, Bus:  289’203 

Oltre 100 collaboratori 

GGNL:

Flotta di circa 100 navi, di cui 36 sul lago Maggiore, (le altri navi sui laghi di Garda e di Como). 

100 scali in Piemonte, Lombardia, Veneto, della Provincia Autonoma di Trento fino a collegamenti con la Svizzera. 

650 persone suddivise tra personale amministrativo, di cantiere e personale del settore movimento. 

Nel 2023 ha trasportato oltre 11 milioni di passeggeri. 

Un aspetto, quello delle tratte transfrontaliere, che è stato messo in evidenza dal municipale della città di Lugano Filippo Lombardi: “Il ruolo che la SNL assume da oggi ancor più su entrambi i laghi italo-svizzeri costituisce un importante passo avanti per una visione cantonale e transfrontaliera della navigazione pubblica, al servizio di una mobilità che va diversificata per evitare il collasso delle strade”. 

Un passato pesante 

Come più volte fatto notare, la storia della navigazione sul Lago Maggiore non è proprio una storia d’amore tra Italia e Svizzera. Da quando è stata firmata la convenzione che disciplina la navigazione sui due laghi transfrontalieri nel dicembre 1992, i rapporti sono stati molto tesi.   

“È un importante passo avanti per una visione cantonale e transfrontaliera della navigazione pubblica, al servizio di una mobilità che va diversificata per evitare il collasso delle strade”. 

Filippo Lombardi, municipale di Lugano

Inizialmente sembra l’avvio di un rapporto duraturo e felice. Nel 2016 le due società ottengono la concessione per altri 10 anni. La concessione, che si basa sulla Convenzione tra Svizzera e Italia più volte citata, prevede una società italiana per la gestione della navigazione sul lago Maggiore e una società svizzera per la gestione della navigazione sul lago di Lugano. Tutto sembra filare liscio. 

Nel 2017 però la compagnia Navigazione Lago Maggiore (NLM) licenzia tutti i 34 dipendenti che assicurano i servizi di linea nel bacino svizzero del lago per la fine dell’anno. Questo in vista della nascita dal futuro Consorzio dei laghi. Grazie allo sciopero durato ben tre settimane i licenziamenti sono annullati. I 34 dipendenti mantengono il loro posto di lavoro nel nuovo consorzio, che nel 2018 rileverà il servizio di navigazione sul Lago Maggiore. 

Infatti nel 2018 GGNL e SNL danno origine al Consorzio dei LaghiCollegamento esterno. L’accordo prevede che l’elvetica SNL svolga il servizio di trasporto sul bacino svizzero del Lago Maggiore tramite natanti in locazione dal partner italiano. La navigazione sul Lago di Lugano rimane solo nelle mani dalla SNL. 

Il Consorzio, appena nato, deve subito affrontare un nuovo sciopero del personale  della ex Navigazione Lago Maggiore (Nlm). La ragione: la direzione della SNL intende adeguare i loro salari a quelli dei colleghi che lavorano sul Ceresio, una decisione che comporta di fatto per i dipendenti della ex Nlm a una riduzione della paga del 15%. Grazie allo sciopero il personale di navigazione che opera sul versante svizzero del Lago Maggiore ottiene così un nuovo contratto di lavoro collettivo. 

Ed è sempre la gestione della navigazione sul lato elvetico del Lago Maggiore a creare problemi. Dopo due anni, e siamo nel 2020, lo stallo nelle trattative sul futuro del consorzio italo-svizzero porta al licenziamento ancora una volta di tutti i dipendenti impiegati a Locarno dalla Società Navigazione Lago di Lugano, mettendo in crisi la navigazione sul Verbano e la stessa intesa italo-elvetica.  

Qualche mese dopo, il primo aprile del 2021 – e non è uno scherzo – dopo due proroghe il consorzio trova l’intesa per proseguire la sua attività secondo quanto stabilisce l’accordo di collaborazione. I dipendenti licenziati vengono riassunti.  

Ma questa gestione non piace ai locarnesi. In particolare, l’Ente regionale per lo sviluppo Locarnese e Valle Maggia esprime forti perplessità nei confronti della gestione della mobilità lacustre transfrontaliera in mani italiane.  

Al centro delle critiche il mancato rispetto dell’intesa, in particolare la qualità del servizio offerto dalla Navigazione Laghi, che si occupa del traffico internazionale tra Italia e Svizzera e il mancato rinnovo della flotta, ritenuta decisamente vecchia (l’età media dei battelli in circolazione è di circa 60 anni). 

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Per l’Ente regionale ticinese il servizio con i battelli italiani vecchi e fatiscenti perde gradualmente di qualità e non resta all’altezza degli standard richiesti per una regione turistica. Arriva dunque la mozione di Bruno Storni nel novembre 2021, come anticipato, che chiede all’Esecutivo federale di disdire la convenzione internazionale per la disciplina della navigazione sul Verbano e sul Ceresio. Il Consiglio federale, nel rispondere alla mozione (22 gennaio 2022), scrive che non intende disdire la Convenzione con l’Italia che da 25 anni disciplina la navigazione sul lago Maggiore e sul Lago di Lugano. Soprattutto senza una chiara soluzione subentrante.  

Arriviamo a oggi. Da quasi due anni le acque sembrano essersi calmate. L’attuale accordo scadrà il 31 marzo 2024. Il nuovo sarà valido fino al 2046. Basa forse solo questo dato per capire che dopo gli anni caratterizzati da tensioni, la fiducia tra le parti è ritornata. 

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