Lieve calo delle rapine in Ticino, ma l’allarme rimane
77 episodi nel 2014. I malviventi preferiscono colpire nel sud del Cantone, per fuggire in Italia. In aumento i colpi alle stazioni di servizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
Sono 77 le rapine messe a segno in Ticino nel 2014, con una lieve diminuzione del 4% rispetto al 2013, ma l’allarme per il fenomeno rimane alto, soprattutto nel sud del Cantone, la zona preferita dai malviventi per colpire e poi fuggire in Italia.
In particolare aumentano i colpi contro le stazioni di servizio, 18 nel 2014 (contro le 11 del 2013). Quasi tutte interessano la zona di confine, non solo per la maggiore concentrazione di distributori ma, appunto, per la vicinanza con la frontiera italiana.
Nei dati diffusi venerdì dalla polizia cantonale emerge che le armi da fuoco sono state impiegate nel 38% delle rapine, l’arma bianca nell’8%. Nel 39% dei casi, invece, la violenza fisica e/o verbale sono state le uniche forme di minaccia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La rapina in diretta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella mattinata di lunedì scorso, quattro delinquenti sono entrati in una gioielleria del centroCollegamento esterno, a Chiasso fingendosi normali clienti. Improvvisamente uno degli uomini , armato di pistola, ha immobilizzato la titolare, mentre i complici hanno sfondato le vetrine contenenti orologi di valore. I quattro sono poi fuggiti, a quanto sembra con delle biciclette poi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La criminalità non ha frontiere. Per combatterla, Svizzera e Italia hanno stipulato un nuovo accordo che prevede una migliore collaborazione tra le forze dell’ordine attorno al confine. L’intesa è appena stata approvata dal Consiglio Nazionale. Si attendono ora il Consiglio degli Stati e il Parlamento di Roma. Le regole del gioco a cavallo della frontiera…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.