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Locarno-Monti, 80 anni di meteo a sud delle Alpi

Il 1° maggio del 1935, l'Osservatorio diramò il suo primo bollettino; da sempre, è anche un centro di ricerca e innovazione

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Ogni 10 minuti, in Svizzera, un centinaio di stazioni automatiche al suolo rilevano temperatura, umidità, pressione, vento, precipitazioni. Alcune misurazioni, però, sono tuttora effettuate manualmente. Perché? Questa e altre curiosità nel servizio ‘La scienza del Caos’, tratto da ‘Il giardino di Albert’ del 7 aprile 2013 (video sopra).

Il 1° maggio del 1935, l’Osservatorio di Locarno-Monti diramò il primo bollettino meteorologico esplicitamente destinato al sud delle Alpi, lo stesso che più tardi –trasmesso dalla Televisione svizzera di lingua italiana- sarà apprezzato anche dal pubblico di Lombardia e Piemonte.

Per i telespettatori italiani, ‘La meteo’ –in Svizzera è femminile- costituiva un’alternativa sia come fonte di previsioni sia nella presentazione. Specie dal 1993, quando debuttarono sullo schermo giovani conduttrici e conduttori al posto che in Rai era occupato perlopiù da ufficiali dell’aeronautica.

Quanto a Locarno-Monti, l’osservatorio che compie 80 anni, è oggi una delle cinque sedi dell’Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera). Oltre a sorvegliare l’atmosfera sul versante sudalpino (Ticino, Grigioni italiano, Engadina), i 30 collaboratori producono per l’intero Paese i bollettini e le allerte in lingua italiana.

È, da sempre, anche un centro di ricerca e innovazione. I primi ambiti furono la bioclimatologia e lo studio della radiazione solare, seguiti tra l’altro -dagli anni Settanta- dallo sviluppo dei sensori meteorologici che gettarono le basi per la creazione della rete di rilevamento automatica.

Il filone di ricerca principale è costituito dalla meteorologia radar. Se oggi, con un semplice telefonino, si può seguire l’avvicinarsi di una grandinata o lo sviluppo di una nevicata (in un territorio irregolare e complesso come quello alpino) è grazie al lavoro di Locarno-Monti, dal quale si gestisce in tempo reale la rete di radar.

Attualmente, numerose ricerche sono svolte nel campo del ‘nowcasting’, per sviluppare sistemi di allerta a brevissimo termine combinando le informazioni da più fonti: radar, satelliti, stazioni al suolo e modelli numerici.

Per l’ottantesimo anno di attività, saranno organizzate delle giornate di porte aperte a Locarno-Monti nel mese di ottobre.

www.meteosvizzera.chCollegamento esterno​​​​​​​

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