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Lugano, il LAC è una realtà

Inaugurata sabato l'attesa struttura multifunzionale luganese davanti a centinaia di persone

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Il sindaco Marco Borradori ha ufficialmente tagliato il nastro con cui è stato inaugurato il LAC, il nuovo quanto attesissimo polo culturale di Lugano, fortemente voluto anche dalla capodicastero Giovanna Masoni Brenni.

Borradori ha rimarcato che quello luganese è un centro culturale destinato a tutti, che rappresenta una svolta “non solo per la città in cui ha la sua sede e che ha un potenziale notevole e tale da permettere di pensare alla grande”, senza farsi troppi patemi d’animo e sapendo che il LAC permette di inserirsi in un corridoio culturale ideale tra Milano e Zurigo.

Entusiasta e commossa la vicesindaca Masoni Brenni, che ha ricordato come nel dicembre di undici anni fa fu approvato il credito, a cui (nel maggio di sei anni dopo, nel 2010) ha fatto seguito la posa della prima pietra del centro culturale con l’allora capo dell’Esecutivo di Lugano Giorgio Giudici. La municipale ha pure posto l’accento sul fatto che Lugano, come pure il Ticino in prospettiva, meriti una struttura di questo spessore.

All’evento di sabato, che ha catalizzato l’attenzione di un nutrito pubblico e che offrirà tanti altri spunti nel corso della giornata fino a tarda sera, ha presenziato pure il direttore del dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport, Manuele Bertoli.

EnCa/Red MM

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