Il 48enne italiano nato e cresciuto in Ticino, fedelissimo di Messina Denaro, riconosciuto colpevole da un tribunale di Palermo
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Giovanni Domenico Scimonelli, detto “Mimmo”, è stato condannato a 17 anni di reclusione da un tribunale di Palermo per associazione mafiosa.
Il 48enne, cittadino italiano, è nato a Locarno, dove ha vissuto per oltre 20 anni prima di trasferirsi in Sicilia. Oltre alle sue attività criminali, scrive laRegione nella sua edizione di martedì, “Mimmo” è stato un brillante uomo d’affari. Spesso si recava a Lugano perché aveva le chiavi delle casseforti di Matteo Messina Denaro, uno dei dieci personaggi più ricercati al mondo e latitante da 23 anni.
I viaggi in Svizzera servivano a controllare i conti correnti di Messina, per conto del quale raccoglieva anche i “pizzini” degli altri “associati”, motivo per il quale viene considerato dalle autorità il “postino”. I risvolti ticinesi non sono ancora stati totalmente chiariti: “Sono in corso verifiche di natura finanziaria presso alcuni istituti di credito ticinesi, ove si ritiene plausibile che alcuni indagati possano aver distratto somme di denaro”, hanno fatto sapere le autorità antimafia palermitane.
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