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Oltre 80’000 frontalieri italiani in Svizzera

Persona con in mano un permesso
I detentori di un permesso G per lavoratori frontalieri erano 341'000 alla fine del terzo trimestre del 2020. Keystone / Elia Bianchi

Alla fine del terzo trimestre del 2020 i lavoratori residenti in Italia e attivi in Svizzera erano 80'043, di cui 70'078 nel cantone Ticino, secondo i dati pubblicati martedì dall'Ufficio federale di statistica (UST). 

La pandemia di coronavirus non sembra aver avuto effetti sul costante aumento di lavoratori frontalieri in Svizzera. Alla fine del terzo trimestre, sull’insieme del territorio elvetico erano 341’000, in aumento dunque dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. 

Il loro numero è dunque più che raddoppiato dai circa 164’000 lavoratori attivi nel terzo trimestre del 2002, anno in cui è entrata in vigore la libera circolazione delle persone.

Il Paese di residenza della maggior parte dei frontalieri attivi in Svizzera è la Francia, da cui provengono attualmente quasi 188’000 lavoratori, seguita da Italia (80’043) e Germania (62’115).

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La grande maggioranza dei lavoratori stranieri nella Confederazione è attiva nel settore terziario (227’649 persone), mentre circa un terzo ( 111’179) lo è nel secondario. Solo 2’357 persone lavorano nel settore primario. 

I dettagli della situazione nella Svizzera italiana nel servizio del Quotidiano:  

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tvsvizzera.it/Zz con RSI (Quotidiano del 03.10.2020)

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