Migranti fermi a Como, “Non sono respingimenti”
Le guardie di confine: chi non chiede asilo in Svizzera è riammesso in Italia sulla base della procedura e degli accordi vigenti
È in forte diminuzione il numero delle domande d’asilo in Svizzera. Tra aprile e giugno sono state poco meno di 6’000, circa il 25% in meno rispetto al primo trimestre dell’anno.
Una cifra questa apparentemente in contrasto con quanto succede alla frontiera a Chiasso, dove gli arrivi sono invece sempre di più: si parla di circa 1’000 entrate illegali alla settimana. Aumenta la pressione dunque ma diminuiscono le domande d’asilo. I giornali e le autorità italiane accusano dal canto loro la Svizzera di aver chiuso la frontiera e l’impressione è che siano aumentati i respingimenti verso l’Italia.
Mirco Ricci tuttavia spiega: “Non sono respingimenti, ma riammissioni effettuate sulla base di un accordo italo-svizzero”. A dipendenza di dove vogliono recarsi queste persone, continua il portavoce delle guardi di confine, “noi agiamo di conseguenza”.
“Se un migrante vuole recarsi in nord Europa ma non adempie alle condizioni d’entrata in Svizzera, noi lo riammettiamo in Italia sulla base della procedura e degli accordi vigenti”.
RG/Red.MM
Altri sviluppi
RG 24.00 del 12.07.2016: il servizio di Mirko Priuli
Altri sviluppi
RG 07.00 del 13.07.2016 Le considerazioni di Mirco Ricci, portavoce delle guardie di confine
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.