Terrorismo, i 2 fermati a Chiasso saranno espulsi
I due tunisini arrestati domenica al Centro di registrazione per richiedenti asilo di Chiasso saranno espulsi dalla Svizzera. Lo ha reso noto martedì la Polizia federale (fedpol), precisando che si tratta di "una coppia"; l’uomo è uno dei fratelli dell'attentatore che lo scorso 1° ottobre a Marsiglia ha pugnalato a morte due giovani donne.
Fedpol, si legge in una nota onlineCollegamento esterno, ordina l’espulsione dei due poiché rappresentano una minaccia per la sicurezza interna del Paese. La coppia rimane in detenzione preventiva, in attesa che siano definiti i dettagli relativi all’esecuzione della misura.
Quella disposta da fedpol è una misura amministrativa basata sull’articolo 68 della LeggeCollegamento esterno federale sugli stranieri, secondo il quale la Polizia federale, previa consultazione del Servizio delle attività informative della Confederazione (SICCollegamento esterno), può disporre l’espulsione di uno straniero allo scopo di salvaguardare la sicurezza interna o esterna. Da definire, la durata del divieto di entrare in Svizzera.
L’uomo, prosegue il comunicato, era già noto ai servizi di polizia estera per legami con il terrorismo di matrice jihadista. È tuttora da chiarire se e quale ruolo abbia avuto nell’attacco del 1° ottobre, poi rivendicato dall’autoproclamato Stato islamico.
Le autorità cantonali e federali stanno collaborando a stretto contatto, come avviene di consueto nella lotta al terrorismo. Nessuna informazione è stata diffusa riguardo alla donna, pure arrestata al centro per richiedenti asilo; si tratterebbe della moglie.
La possibilità che i due tunisini fossero persone vicine ad Ahmed Hannachi, l’assalitore abbattuto dalla polizia a Marsiglia, era stata avanzata lunedì da portale Ticinonews. Il legame era poi stato confermato da fonti di polizia citate dalle agenzie di stampa e da varie testate italiane.
Non è escluso che l’arresto di domenica sia in relazione con quello di un altro fratello di Hannachi. Fermato dall’Antiterrorismo della polizia italiana, è in carcere da sabato a Ferrara, in seguito a un mandato di cattura europeo.
Un altro fratello e una sorella dell’attentatore sono stati fermati negli scorsi giorni in Tunisia.
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