La contraffazione oggi passa da internet
Chi da una vacanza al mare non è mai tornato con una borsetta falsa, con un finto orologio svizzero o con un vestito di marca contraffatto comperato comodamente sotto l‘ombrellone e ad un prezzo stracciato negoziato per ore? Recentemente acquisti del genere sono più difficili.
Il sempre florido mercato del falso alle spiagge sabbiose del belpaese oggi preferisce i lidi più ingannevoli e sicuri, perlomeno per i falsari, di internet. In rete si può trovare di tutto: scarpe, cinture, pentole, utensili da cucina, spazzolini da denti, persino componenti per quadri elettrici. Tutto rigorosamente contraffatto.
La contraffazione è un mercato che a livello mondiale vale qualcosa come 455 miliardi di franchi. La Svizzera non ne è certo immune, anzi, è il quarto paese al mondo maggiormente toccato dal fenomeno. Basti pensare che nel 2017 l’amministrazione federale delle dogane ha sequestrato merce falsa per un valore di oltre 15,2 milioni di franchi.
Ma non solo, il mercato del falso sottrae ogni anno miliardi di franchi alla nostra economia, riproducendo i suoi marchi, da sempre sinonimi di qualità ed efficienza. Orologi, coltellini tascabili, gioielli, persino farmaci.
Patti chiari ha cercato di capire come l’economia del nostro paese si difende e quali contromisure ha adottato. Ha incontrato chi, attratto da svendite eccezionali e sconti straordinari, si è fatto truffare, acquistando inconsapevolmente merce falsa e ne ha dovuto pagare le conseguenze.Non solo, ha voluto capire quanto sia facile procurarsi merce falsa, nei mercatini e su quelli virtuali di internet. Ha cercato di capire chi c’è dietro e, infine, ha incontrato chi questa merce la vende.
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