Niente F.C Lugano per Mino Raiola
Il noto procuratore aveva fatto un'offerta, ma l'attuale presidente Renzetti ha deciso di non cedere la società
di Luca Pedroni
Angelo Renzetti non cederà la sua quota di maggioranza del Lugano (60%) a Pablo Bentancur e Mino Raiola. Lo ha comunicato venerdì il numero 1 bianconero all’attuale socio di minoranza. Negli ultimi giorni Renzetti si era preso il tempo per riflettere e soprattutto per poter discutere a mente fredda con il peruviano, notoriamente piuttosto sanguigno.
Gli scenari per il futuro vedono ora Renzetti solo al comando. Il presidente ha risposto alla proposta di Bentancur e Raiola con una controfferta per l’acquisto della quota di minoranza, così da ottenere il controllo del club al 100%. Difficilmente la convivenza tra i due continuerà, poiché l’uomo d’affari sudamericano ha in pratica provocato un “aut aut”: o lui o Renzetti. Inoltre, la quota del 40% posseduta da Bentancur non garantisce alcun potere decisionale in assemblea e non è per lui economicamente interessante restare nel ruolo di socio passivo. Nonostante ciò il manager peruviano ha dichiarato di voler restare in società, almeno per ora, ma di valutare anche un’uscita dal club in modo graduale.
Il presidente del Lugano sta inoltre valutando la convocazione di un’assemblea straordinaria, per definire i nuovi equilibri societari. Per quanto riguarda il supporto locale al club, che lo stesso Renzetti ha più volte invocato, sono invece concrete alcune proposte di collaborazione, sotto forma di sponsorizzazioni, con aziende ticinesi.
“La motivazione principale è che le passioni e le emozioni non si vendono, semmai si condividono – ha scritto sul sito della società bianconera lo stesso Renzetti – L’obiettivo è chiaro: adesso che l’abbiamo conquistata desideriamo mantenere la Super League. Ora che il pubblico proveniente da tutte le regioni del Ticino è tornato allo stadio vogliamo offrirgli una squadra nella quale possa identificarsi. Rimango al mio posto e vado avanti. Lo devo alla città, ai tifosi, alla squadra e a quanti credono che il duro lavoro e la passione alla fine pagano”.
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