Contro la tassa di collegamento, meglio nota come tassa sui posteggi, molto probabilmente sarà il popolo a dire l’ultima parola. Dopo l’approvazione lunedì da parte del Parlamento ticinese, la grande distribuzione, gli industriali, la Camera di commercio e l’Associazione economia e ambiente hanno mantenuto fede alle promesse e domenica hanno deciso di lanciare una raccolta firme per un referendum.
Una decisione, la cui ufficialità sarà data lunedì mattina, che giunge a pochi giorni di distanza dall’annuncio da parte dell’UDC e di Generazione giovani – PPD, di non lanciare il guanto di sfida, nonostante la loro opposizione e conterarietà al nuovo balzello.
La misura antitraffico, giudicata da più parti anticostituzionale e suscettibile di ricorsi, colpirà le attività con oltre 50 posteggi in tutto il cantone, escluse le zone periferiche e dovrebbe permettere a Governo di incassare 18 milioni di franchi, da destinare al finanziamento del trasporto pubblico. Affinchè sia il popolo a decidere sulla questione, i promotori del referendum dovranno riuscire a raccogliere 7’000 firme entro la fine di gennaio.
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