“Non vogliamo i migranti”
Questo il messaggio lanciato da due manifestazioni di protesta a Lavena Ponte Tresa contro l'arrivo dei rifugiati
Le manifestazioni contro l’arrivo di una cinquantina di migranti a Lavena Ponte Tresa da tempo annunciate sui social network, che saranno ospitati dalla fine di settembre nella ex caserma della Guardia di Finanza, si sono “materializzate” domenica mattina. La prima, composta da un comitato civico di cittadini di Lavena, ha raccolto le firme, alcune centinaia hanno detto gli organizzatori, da spedire al sindaco e al Prefetto, ritenuti i responsabili della scelta di mettere queste persone a pochi metri dalla frontiera.
Poi un gruppo di giovani aderenti al partito di destra Forza Nuova, insieme al responsabile provinciale del movimento Federico Russo, hanno scelto di effettuare un presidio proprio a pochi metri dalla ex caserma. Si sono visti striscioni, qualche fumogeno colorato e degli slogan, ma secondo diversi cittadini presenti si è dato poco spazio alle possibili soluzioni per ciò che loro ritengono essere un problema. “L’unica proposta, hanno detto dei presenti non aderenti al movimento, è stata un ritorno alla piazza”, alla protesta contro “il business dei migranti”.
Sono tanti gli abitanti di Lavena passati da entrambi i punti di contestazione, e diversi hanno chiesto di trovare soluzioni e di trasformare questa vicenda in una concreta opportunità per il paese.
sdr
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