Sono in carcere in Ticino e a Varese sei presunti membri di una banda organizzata che aveva compiuto, o tentato, delle rapine in comuni svizzeri a ridosso della frontiera con l'Italia.
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tvsvizzera.it/Zz/ansa con RSI (Il Quotidiano del 11.06.2018)
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Sei persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Varese con l’accusa di aver messo a segno cinque rapine a mano armata ai danni di esercizi commerciali, per lo più benzinai, avvenute in Svizzera, nei pressi dei valichi di frontiera con la provincia di Varese, tra marzo e luglio 2017.
Il gruppo aveva svaligiato quattro volte i distributori nel comune ticinese di Ligornetto e rubato 40’000 euro. Aveva tentato anche una rapina a Novazzano.
Secondo quanto emerso dalle indagini svolte in collaborazione con il Centro di cooperazione di Polizia Doganale di Chiasso e con la Polizia Cantonale il gruppo, a cui sui aggiunge una settima persona che avrebbe però avuto un ruolo marginale, è composto da italiani residenti in provincia di Varese, che proprio nel Varesotto avrebbero gestito la preparazione dei colpi e pianificato nel dettaglio ogni azione prima di superare la frontiera.
Grazie anche alle immagini delle telecamere di videosorveglianza estrapolate dal Servizio di Polizia Locale del Monte Orsa, la Questura ha ricostruito il modus operandi della banda: i malviventi usavano una macchina o uno scooter staffetta per verificare la presenza di forze di Polizia e individuare gli obiettivi dei colpi, poi entravano in azione gli altri.
Tre persone in particolare, due calabresi di 29 e 56 anni e un campano di 48, sono ritenuti il nucleo centrale della banda, i due quali organizzatori, il terzo quale reclutatore di altri complici.
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