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Dosi di AstraZeneca dal Ticino al Piemonte, per ora non è possibile

Fialette
La Svizzera ha ordinato 5,3 milioni di dosi del preparato anglo-svedese, ma per ora non ne ha ancora autorizzato l'uso. Keystone / Zsolt Czegledi

La richiesta della Regione Piemonte di acquistare eventuali eccedenze del vaccino di Astrazeneca dal Ticino non può per ora avere seguito. Il preparato non è stato ancora omologato in Svizzera e un eventuale trasferimento di dosi a Stati esteri è di competenza federale, non cantonale.

La richiesta è stata avanzata durante una riunione della Comunità di lavoro Regio Insubrica. Il cantone Ticino ne ha preso nota. Tuttavia, non ha la competenza di poter disporre in questo modo delle dosi.

Una norma specifica del contratto di fornitura precisa che non è possibile per un cantone vendere o trasferire il vaccino a uno Stato estero. Solo la Confederazione potrebbe autorizzare la cessione in accordo con il produttore.

Questo però non avverrà almeno fino a quando swissmedic, l’autorità elvetica responsabile dell’omologazione dei vaccini, non si sarà espressa sul preparato di Astrazeneca. La Svizzera ne ha prenotate 5,3 milioni di dosi. Qualora il suo uso nel Paese non venisse autorizzato allora si potrebbe discutere di cosa farne, ha precisato alla Radiotelevisione svizzera l’Ufficio federale della sanità pubblica, che ha aggiunto di essere in comunque in contatto con il Ticino.

Secondo Swissmedic per l’omologazione del vaccino mancano ancora studi necessari. Nelle ultime settimane il vaccino anglo-svedese ha fatto notizia a livello internazionale per un certo numero di casi di trombosi venosa cerebrale verificatisi in persone vaccinate con tale siero.

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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (Quotidiano del 23.04.2021)

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