Il referendum mira ad abrogare la tassa che graverà sui posti auto di aziende e centri commerciali in Ticino; si voterà probabilmente a giugno
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
Sono oltre 24’000 le firme raccolte contro la tassa di collegamento. Lo ha confermato questa mattina, durante la trasmissione radiofonica della RSI Modem, Michele Dedini, presidente dell’Associazione economia ambiente e promotore del referendum. Un numero altissimo, se si pensa per la riuscita ne sarebbero bastate 7’000. Le sottoscrizioni sono poi state consegnate oggi, venerdì, alle 9.30 in Cancelleria dello Stato a Bellinzona.
Tramite il referendum, i promotori mirano ad abrogare la nuova tassa sui parcheggi che andrà a colpire i cosiddetti grandi generatori di traffico: aziende e centri commerciali con oltre 50 posti auto, esclusi quelli situati nelle zone periferiche. Una tassa promossa dal Dipartimento del territorio e avallata dal Gran Consiglio, pensata per disincentivare soprattutto i lavoratori dal recarsi sul posto di lavoro con il mezzo privato, soprattutto se occupato da un’unica persona, per sgravare così la rete viaria cantonale dal traffico. I proventi della tassa, stimati in 18 milioni di franchi, andranno a rafforzare l’offerta dei trasporti pubblici.
Secondo i contrari, tuttavia, il “nuovo balzello” si ripercuoterà sui lavoratori e consumatori ticinesi. La votazione si terrà probabilmente il prossimo 5 giugno.
Stamani, a Bellinzona, oltre a Dedini erano presenti anche Gabriele Pinoja e Lara Filippini dell’UDC, Paolo Pamini (Area Liberale), Germano Mattei e Kevin Pidò (Montagna Viva) e Paolo Pagnamenta (PLR).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Mobilità ticinese sempre problematica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi trent’anni la mobilità di merci e persone è cresciuta molto, tanto da indurre il Dipartimento ticinese del territorio a prendere misure drastiche in favore della mobilità sostenibile. La tassa di collegamento è una di queste, un’altra è lo studio sulla mobilità in Ticino. L’ automobile continua ad essere il mezzo di trasporto più…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Contro la tassa di collegamento, meglio nota come tassa sui posteggi, molto probabilmente sarà il popolo a dire l’ultima parola. Dopo l’approvazione lunedì da parte del Parlamento ticinese, la grande distribuzione, gli industriali, la Camera di commercio e l’Associazione economia e ambiente hanno mantenuto fede alle promesse e domenica hanno deciso di lanciare una raccolta…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Gran Consiglio ticinese, nella sua ultima seduta dell’anno, ha detto a larga maggioranza ‘sì’ alla Tassa di collegamento a carico dei generatori di traffico, nonostante la contrarietà dell’UDC e le perplessità espresse da PLR e PPD. Con 64 voti a favore 6 contrari e 13 astenuti (in gran parte tra le fila del PPD),…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con la cosiddetta ‘Tassa di collegamento’ in Ticino, il Cantone mira a togliere dalle strade tra le 10 e le 15 mila automobili al giorno, agendo in particolare sui pendolari e sui loro parcheggi. Tassandoli, si vuole disincentivare i viaggi in solitaria e finanziare il trasporto pubblico. Il nuovo tributo interessa le aziende con più…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.