Pedemontana, l’odissea del pedaggio “Free flow”
Agli svizzeri diretti a Malpensa, l'autostrada permette di guadagnare 13 minuti al costo di 3 euro; il problema è riuscire a pagarli [REPORTAGE]
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Pedemontana, l’odissea del pedaggio “Free flow”
Prima autostrada d’Italia senza caselli, la nuova Pedemontana interessa anche gli automobilisti svizzeri, segnatamente ticinesi, in particolare per il tratto che collega A9 e A8 e permette di raggiungere più velocemente l’aeroporto di Milano Malpensa.
Il nuovo sistema di esazione del pedaggio “Free Flow”, costituito da stazioni elettroniche che rilevano i numeri di targa dei veicoli e addebitano automaticamente su questi ultimi gli importi da pagare, è a prima vista il sogno di tutti gli automobilisti.
Ma per molti ticinesi immortalati dai flash del “Free flow” si è trasformato in un incubo.
Il pagamento attraverso call center è consentito soltanto se prima ci si è registrati su www.pedemontana.com. Sul sito, la procedura di pagamento occasionale è complessa, e se non completata entro due settimane (proprio il tempo di una vacanza) non può essere recuperata e scatta la multa.
L’attivazione del conto targa, che consente l’addebito diretto su carta di credito o conto bancario, per gli stranieri residenti all’estero risultava fino a tre giorni fa semplicemente impossibile. Addio comodità (e addio sconti/promozioni).
Ma sono solo gli stranieri, forse più sprovveduti e meno informati, a vivere questa odissea? A giudicare dalle persone incontrate al Punto Verde di Pedemontana a Mozzate, pare di no.
Il servizio è stato trasmesso dalla trasmissione dedicata ai consumi ‘Patti chiari’ di venerdì 11 dicembre 2015.
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