Pesce siluro, profilo di un “mostro”
È tanto vorace da pregiudicare la pescosità del lago? Dopo il Verbano, colonizzerà il Ceresio? Intervista al biologo Bruno Polli
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Pesce siluro, profilo di un “mostro”
Il pesce siluro torna a far parlare di sé. Vorace predatore, conosciuto e diffuso ormai da anni del Verbano, i dubbi sulla reale presenza della specie anche nel Lago Ceresio paiono definitivamente fugati dal recente avvistamento sui fondali di un canneto a Figino, Lugano.
Come anticipato dal Corriere del Ticino di martedì, il fotografo subacqueo Stefano Coratelli ha filmato l’esemplare -che stima lungo quasi 2 metri, per un peso di 65-70 chili– a circa due metri di profondità lo scorso 4 settembre.
Coratelli, restauratore d’auto e subacqueo per passione, ritiene che il “mostro del Ceresio” -così lo chiamano già in tanti- sia responsabile della recente sparizione di numerose specie dalla zona: “Ad agosto lo specchio d’acqua non era più popolato dai germani reali, né dalle folaghe. Anche i persici trota e i lucci se la sono data a gambe”.
Ma da dove viene?Perché “mostro”?
“Nel Verbano, il pesce siluro è ormai presente con una popolazione consolidata. Significa che ci sono tutte le classi d’età, tutte le taglie, e si può quindi desumere che si è acclimatato e ha stabilito una popolazione che si autosostenta“, osserva Bruno Polli, biologo dell’Ufficio caccia e pesca del Cantone Ticino. “Nel Verbano, un siluro non fa più notizia. Nel 2010-2011, i pescatori mi telefonavano per segnalarne la cattura. Ora lo commercializzano direttamente”.
È proprio attraverso le attività di pesca, che questa specie è arrivata alle nostre latitudini. Verosimilmente, piccoli esemplari impiegati come esca viva sono stati liberati, oppure il pesce è stato introdotto in qualche laghetto di pesca sportiva in Italia. Avrebbe risalito il Po e il Ticino fino al Lago Maggiore, oppure -ci spiega Polli- è arrivato attraverso il Bardello dai laghi di Comabbio e Varese.
Sono proprio i pescatori, ora, a temere il pesce siluro. Perché? È vero che è tanto vorace da aver abbassato la pescosità del Verbano? E ora, potrebbe diffondersi nel Ceresio con altrettanta facilità?
Il biologo Bruno Polli osserva che i due laghi presentano condizioni molto diverse. La scarsa pescosità del primo è dovuta anche ad altri fattori -segnatamente, la riduzione del fosforo nelle acque dovuta all’alto grado di depurazione- mentre il Ceresio presenta in effetti condizioni favorevoli al siluro [le risposte dettagliate nell’intervista video, sopra].
Quel che è certo -lo insegna il fiume Po, dove le campagne di sfoltimento hanno avuto solo parziale successo– è che una specie ittica, una volta ambientata, è molto difficile da eradicare.
Dal Quotidiano:
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