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Polemica Libeskind a Como, sarà lanciato il referendum

Gli oppositori contestano costi e collocazione della scultura, in campo l'ex candidato sindaco

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Libeskind si, no, forse, però… A Como, superata l’emergenza maltempo, dopo gli allagamenti del sabato pomeriggio, torna d’attualità la scultura “The Life Electric” che l’architetto Daniel Libeskind vuol donare alla città di Volta, proprio quale omaggio alla invenzione della pila elettrica. Andiamo con ordine: “The Life Electric che si ispira alla tensione elettrica tra due poli di una batteria, il grande dono di Volta all’umanità”. Quale miglior occasione di Expo 2015 per dotarsi di una scultura capace di attirare migliaia di turisti in convalle?
E scoppia la polemica, che ha tra i suoi portavoce il consigliere di opposizione (ed ex candidato sindaco per Adesso Como) Alessandro Rapinese, che si fa promotore di una battaglia che non riguarda il “no” all’opera, ma la sua collocazione: ovvero sul terminale della diga foranea, in mezzo al lago, all’ingresso del porticciolo cittadino. Luogo dove domenica 12 ottobre è stata convocata una manifestazione che semplicemente voleva gridare “non qui”.

Perché?
Perché il dono di Libeskind, comporta un costo importante per la popolazione comasca (circa 100’000 euro di Iva, a carico di un Comune che non ha, dice sempre Rapinese, fondi per garantire la manutenzione di strade ed altri monumenti, come appunto il Mausoleo di Volta poco distante, e teatro alcune settimane fa di lievi crolli); perché l’amministrazione ha avviato le procedure necessarie per consentire l’esecuzione dei lavori, senza consultare i cittadini e soprattutto senza mettere in conto la possibilità che la grande scultura possa deturpare la zona terminale del lago, invece che abbellirla.

Quella voluta da Rapinese è, ovvio, la manifestazione del “non qui”: molte sono le voci contrarie alla posa scultura in mezzo al lago, ma anche molte quelle di chi è favorevole e vede nell’opera una grande occasione di ridare lustro alla città. Ora si passerà, come annunciato e ribadito durante la manifestazione, alla raccolta di firme per il referendum consultivo popolare. Ma visti i tempi ridotti e i costi, la sfida sul monumento terrà banco ancora per molti giorni.

Senza contare che c’è anche un risvolto divertente alla querelle. Alcuni hanno riconosciuto, nella forma della scultura, il logo di una nota marca di automobili; altri una “M” che starebbe meglio alle porte di Milano… altri ancora la forma del progetto per la Gazprom Tower di San Pietroburgo presentato dallo stesso Libeskind per il concorso nel 2006…

Alessandro Bertoglio

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