Polemica transfrontaliera sulla sanità
A far discutere uno slogan su dei cartelloni
“No ad una sanità all’italiana”. Uno slogan ideato dai contrari alla prossima votazione per un’unica cassa malati in Svizzera (dove attualmente le assicurazioni contro le malattie sono di tipo privato) che non piace dalla parte italiana del confine.
I cartelloni sono stati realizzati in vista della votazione del 28 settembre, quando in Svizzera il popolo dovrà scegliere se continuare con l’attuale sistema delle casse malattie private, verso le quali c’è malumore a causa dei continui innalzamenti dei costi per gli assicurati, oppure puntare su una assicurazione statale.
“Sono molto contento che loro diano precedenza al trattamento alberghiero anziché a quello sanitario. Restino trent’anni indietro rispetto alla sanità lombarda: problema loro”, ha detto alla Provincia di Varese Fabio Rizzi, presidente della commissione Sanità della Regione Lombardia.
“La sanità lombarda è anni luce avanti rispetto a quella del Canton Ticino, -continua Rizzi- personalmente se dovessi scegliere se farmi curare all’Ospedale Civico di Lugano o a quello di Reggio Calabria, malgrado tutto, sceglierei quello di Reggio Calabria”.
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