Militari di rinforzo alla frontiera svizzera
Cinquanta militari professionisti potrebbero essere impiegati alle frontiere svizzere nel 2017 in sostegno al Corpo guardie di confine. Il consigliere federale Ueli Maurer –che è a capo del Dipartimento delle finanze (DFF), dal quale dipendono le Dogane compresa la formazione armata e in uniforme- avanzerà la richiesta ai colleghi di Governo e al Parlamento.
Mauro Antonini, comandante delle guardie di confine Regione IV, saluta positivamente la proposta di Ueli Maurer. I militari potrebbero essere dispiegati prevalentemente a sud della Alpi: “Stimo che in Ticino possa giungere una cinquantina di uomini, una quindicina dei quali quotidianamente a disposizione del nostro Corpo”, ha detto ai microfoni della RSI.
“Abbiamo già individuato alcuni settori nei quali impiegare queste ulteriori forze. Penso, in particolare, alle attività logistiche e ai compiti di sicurezza alla stazione di Chiasso”. Antonini ricorda inoltre che già negli anni ’90, durante la guerra nei Balcani, la polizia militare aveva dato man forte alle guardie.
Secondo il ministro, che ha illustrato il suo piano giovedì nella conferenza stampa annuale ad Adelboden (BE), dovranno essere impiegati militari di professione che abbiano una formazione simile a quella delle forze di polizia, e non giovani che assolvono il servizio militare in ferma continuata o soldati impegnati in corsi di ripetizione.
“Non pattuglieranno le frontiere muniti di fucile d’assalto”, ha aggiunto Maurer, ma dovranno poter esercitare gli stessi compiti delle guardie di confine in un anno, il 2017, che si preannuncia particolarmente esigente. Anche la Germania e la Francia, nazioni in cui si terranno elezioni per il governo, intensificheranno le loro attività alle frontiere.
La Svizzera potrebbe diventare sempre più Paese di destinazione per i richiedenti asilo. Ciò comporterebbe una mole di lavoro maggiore per chi presidia le frontiere.
Alla richiesta di Ueli Maurer dovranno acconsentire il Dipartimento della difesa, il Consiglio federale e il Parlamento. Maurer si è detto fiducioso in proposito.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.