Prostituzione, “si segua l’esempio di Lugano”
Il consigliere di Stato Gobbi invita i comuni a utilizzare gli strumenti pianificatori per limitare il fenomeno negli appartamenti
I comuni possono agire autonomamente, Lugano può fare da apripista in attesa che la legge cantonale, ancora pendente in Gran Consiglio, veda la luce. Questo in sostanza il messaggio di Norman Gobbi all’indomani del giro di vite decretato dal municipio luganese che intende combattere il fenomeno crescente del meretricio negli appartamenti. I comuni, in sostanza, dispongono già degli strumenti in materia edilizia per limitare questa attività, in particolare nelle zone sensibili (vicino a chiese, scuole o edifici pubblici) o a carattere residenziale (oltre il 50 per cento degli appartamenti con funzione abitativa). Poi ovviamente dovrà sbloccarsi la questione a livello cantonale mentre a Berna si sta studiando un nuovo tipo di permesso per le persone che esercitano questo lavoro.
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