Dopo Claro anche Monteggio, piccolo comune ticinese che confina con Cremenaga, provincia di Varese, ha introdotto il bollino per aziende e negozi che impiegano personale residente. L’iniziativa del sindaco, sposata dall’intero municipio, pare singolare visto che l’80 per cento dei lavoratori assunti dalle imprese situate sul territorio comunale lungo la Tresa, tra Fornasette e Ponte Cremenaga, sono frontalieri italiani. Del resto nel parlamento ticinese sono pendenti tre proposte analoghe, promosse da tutti gli schieramenti politici, che intendono segnalare con un’apposita certificazione la presenza di dipendenti locali all’interno delle ditte del cantone italofono.
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Vignetta anti frontalieri, su Facebook non tutti sono contrari
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di Gino Ceschina Suggerisco al Sindaco di Claro un’opera di coerenza. Perché non fare un nuovo adesivo, questa volta da far esporre alle banche svizzere, dove si legge “noi impieghiamo solo personale residente e abbiamo depositi solo di residenti”? Parole di Gianpiero un amico di tvsvizzera.it su FacebookCollegamento esterno. Il postCollegamento esterno relativo all’introduzione nel…
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L’adesivo “Noi impieghiamo personale residente” comparso a Claro, paesino con meno di 3mila abitanti a nord di Bellinzona, è stato quanto meno frainteso. Tacciata da subito come iniziativa razzista, la notizia ha rapidamente varcato i confini regionali e nazionali, perché come cantava De André “una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale…
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È un bollino, un autocollante, ideato e promosso dal Comune di Claro, in Ticino, in difesa della manodopera locale. Ce ne sono 60 in stampa, per ora, con le diverse percentuali di elvetici, o stranieri residenti, impiegati dall’impresa che lo espone. L’adesivo è diventato un caso in Italia: giornali e televisioni ne hanno parlato, battezzandolo…
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