Nuovi sviluppi nella vicenda dei "falsi Modigliani". Un gruppo attivo fra New York, l’Italia e Lugano avrebbe infatti piazzato copie di opere dell'artista toscano nelle esposizioni di mezzo mondo per farne lievitare i prezzi.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
È quanto emerge da un blitz dell’FBI e dalle carte dell’inchiesta sulle opere false dell’artista esposte a Genova nel 2017.
Sull’esposizione a Palazzo Ducale c’è una indagine in corso per truffa, falso e contraffazione di opere, che coinvolge sei persone. Tra loro anche Rudy Chiappini, direttore dei servizi culturali della città di Locarno, che respinge tutte le accuse e ribadisce la sua estraneità alla vicenda dei “falsi Modigliani”.
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Contattato dalla RSI, l’interessato dichiara inoltre, come aveva già fatto a suo tempo, di non essere mai stato interrogato dagli inquirenti e che nessuna opera al centro dell’inchiesta sia mai stata autenticata da lui. Anzi, tutte le opere esposte avevano già una loro storia, sia espositiva che bibliografica.
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