Regio Insubrica, “è colpa del PD”
Regione Lombardia pagherebbe le quote solo se rappresentata
La Regione Lombardia potrebbe intervenire nel pagamento delle quote annuali della Regio Insubrica, come assicurato da tempo dallo stesso governatore Roberto Maroni, ma a patto di avere anch’essa voce decisionale in capitolo. Nei giorni scorsi Norman Gobbi, presidente del Governo ticinese, aveva avvertito che in caso di mancato pagamento dei partner italiani il rischio era la chiusura dell’Ente.
“Ad occhi attenti, appare lampante come il Pd e i presidenti delle Province interessate, tutte di centrosinistra, stiano tentando di fare saltare la Regio Insubrica – afferma Matteo Bianchi, segretario provinciale della Lega Nord Varese -. A causa della situazione finanziaria drammatica causata dai mancati trasferimenti del Governo, tali Enti non possono versare la quota di competenza. Ma non solo: non accettano che l’aiuto offerto dal governatore Maroni, che ha garantito il versamento della quota delle Province lombarde, preveda una rappresentanza nella Comunità di lavoro per fare valere la posizione di Regione Lombardia”.
Secondo Francesca Brianza, la consigliera regionale leghista che ricopre il ruolo di presidente della Commissione Lombardia-Svizzera, “la soluzione che Regione Lombardia propone è quella di venire rappresentata nella Comunità di lavoro attraverso una modifica dello Statuto che riconosca nuovi ruoli e competenze. In sostanza siamo pronti a mettere una pezza ai danni provocati alle Province dalla sciagurata legge Delrio per tenere in vita la Regio Insubrica. Al di là delle parole di circostanza degli altri, noi vogliamo rendere sempre più importante la collaborazione nel territorio dell’Insubria attraverso i fatti”.
sdr
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