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Stop al ‘park & ride’ di Lavena Ponte Tresa

Primo piano di un prato; in lontananza, piccola area asfaltata (con un auto parcheggiata) e case
L'area sulla quale era previsto il nuovo P&R. RSI-SWI

La Regione Lombardia ha bloccato il progetto di un nuovo parcheggio d'interscambio da 140 posti a Lavena Ponte Tresa. Una decisione che crea delusione anche oltre confine: il presidente del governo ticinese Zali spera di poter mediare con la giunta lombarda.

La struttura, in parte coperta, da 140 posti era prevista nei pressi dell’incrocio tra la Provinciale 39 da Marchirolo e la Statale 233, a poche centinaia di metri dal valico tra Italia e Svizzera e dalla stazione del ‘treninoCollegamento esterno‘ che porta a Lugano.

Una richiesta di finanziamento al Fondo europeo di sviluppo regionale InterregCollegamento esterno era stata presentata insieme al comune limitrofo di Ponte Tresa (Svizzera) e il piano includeva una passerella pedonale sul fiume, per attraversare il confine.

Una questione formale

Il progetto, riferisce giovedì il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino al quotidiano La Regione Ticino, è stato giudicato “non ammissibile” dalla Regione Lombardia per la mancanza di alcuni documenti.

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I documenti richiesti non sono però pertinenti al tipo di richiesta, ritiene Mastromarino, che ha indirizzato un reclamo formale a Palazzo Lombardia.

Anche perché il piano, dal costo di oltre un milione e mezzo di euro, dovrebbe essere notevolmente ridimensionato se portato avanti dal solo comune.

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Il nuovo Park & ride si aggiungerebbe a quello attuale di piazza Mercato, che tra lunedì e venerdì ospita 450 automobili ma è quasi sempre pieno e non basta a soddisfare la richiesta dei pendolari.

Sostegno dal Ticino

Intanto, da oltre confine, il presidente del governo Claudio Zali promette che il Canton Ticino cercherà di far valere i buoni rapporti instaurati con la giunta regionale lombarda per sensibilizzare sulla necessità di un nuovo parcheggio d’interscambio.

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