Un 45enne è stato arrestato e un commerciante luganese è indagato a piede libero in relazione al sequestro di un ingente quantitativo di armi. A finire in manette è stato un cittadino italiano residente nella regione che possedeva illegalmente in casa una quarantina di armi da fuoco, numerose armi bianche, silenziatori, caricatori, puntatori, accessori vari e 130 chili di munizioni. L’arrestato dovrà ora spiegare agli inquirenti la provenienza di pistole e fucili e soprattutto il motivo per il quale deteneva un piccolo arsenale.
Sempre nell’ambito della stessa inchiesta, condotta dal procuratore ticinese Arturo Garzoni, sono stati perquisiti sedi e locali riconducibili a un commerciante indagato anch’esso per ripetuta infrazione alla legge federale sulle armi. Gli agenti gli hanno sequestrato 130 armi da fuoco, una granata dell’esercito svizzero, un taser e altri oggetti utili all’inchiesta.
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