Nella giornata di mercoledì, la Commissione tripartita in materia di libera circolazione delle persone ha proposto di introdurre un nuovo Contratto normale di lavoro (CNL) per tutelare il settore delle agenzie di viaggio presenti in Ticino. Secondo l’analisi, il 36.5% degli stipendi è risultato al di sotto di quelli di riferimento e, per questo, l’idea suggerita è quella di trattare tali lavoratori alla pari degli impiegati di commercio, ovvero con un salario minimo di 19.65 franchi all’ora.
Nel contempo è stato anche chiesto il rinnovo del CNL per il personale a prestito (nelle aziende la cui massa salariale di questi lavoratori è inferiore a 1.2 milioni di franchi) in scadenza il prossimo 30 settembre.
Ora dunque toccherà al Consiglio di Stato di valutare le indicazioni della commissione e decidere.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Alla ricerca del lavoro perduto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non sanno più a che santo votarsi. Vorrebbero lavorare ma per loro non c’è posto. E allora si rivolgono alla trasmissione ‘Patti chiari’. Non vogliono arrendersi all’idea che per loro il lavoro non sia un diritto. Le hanno provate tutte, ma hanno offerto loro paghe da fame, condizioni improponibili, orari assurdi e di fronte a…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“È in atto una vera e propria discriminazione salariale nei confronti dei frontalieri e ciò è illegale“. A denunciarlo, con forza, è Osvaldo Caro, della CISL di Varese, secondo il quale la decisione di diverse aziende attive in Ticino di tagliare gli stipendi in maniera differenziata, a seconda del domicilio dei lavoratori, va contro gli…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un’altra ditta ticinese taglia gli stipendi ai frontalieri, a causa del SupeRfranco. E questa volta la misura è retroattiva rispetto alla decisione della Banca Nazionale. E chi non è d’accordo sarà licenziato. Lo scorso 26 gennaio era giorno di paga per i 25 dipendenti delta Deltacarb di Pambio Noranco, una piccola azienda a conduzione famigliare…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dai timori ai primi tangibili segnali d’allarme. A pochi giorni dall’abbandono della soglia minima dell’euro in franchi, in Ticino il mercato del lavoro è in sobbuglio. Mercoledì riunione d’emergenza, a Bellinzona, con padronato e parti sociali, ma ci sono già alcune aziende che hanno cambiato il loro modo di pagare i salari.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tasse e frontalieri. In Svizzera -e nella Svizzera italiana in particolare- se ne parla molto, in questi giorni, e, di riflesso, se ne parla in Italia, visto che la questione interessa 60’000 lavoratori che varcano il confine quotidianamente, oltre alle loro famiglie. In sostanza la questione sarebbe semplice: il Ticino è confrontato con un problema…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.