Traffico, code chilometriche, lunghe attese, rumore, inquinamento. Problemi coi quali è confrontato quotidianamente chi vive o lavora nelle zone di confine. Federica Corso Talento, della Sezione della mobilità del Dipartimento del territorio del canton Ticino, lavora per trovare delle soluzioni.
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C’è già chi, come Chiara Martinelli, frontaliera e assistente di volo all’aeroporto di Lugano-Agno, condivide la macchina con dei colleghi per risparmiare e creare meno traffico. Tuttavia, non tutti fanno come lei. Più dell’80% di coloro che vengono a lavorare in Ticino dall’Italia hanno a disposizione un parcheggio gratuito, ed è dunque difficile che rinuncino all’automobile, anche quando viaggiano da soli.
Aiutare chi deve recarsi al lavoro proponendo metodi alternativi, meno nocivi all’ambiente (e anche ai nervi), è l’obiettivo di Federica Corso Talento, la quale ritiene che cambiare il modo di muoversi possa solo fare del bene e migliorare la qualità di vita attorno al confine.
Carpooling, navetta aziendale, treno, telelavoro: le soluzioni sono varie e molti stanno già muovendosi nella buona direzione, ma far cambiare abitudini alla gente è tutt’altro che facile.
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