Due o tre settimane per riaprire la Statale 337
Per ripristinare la strada statale 337 della Val Vigezzo, investita domenica da una frana, occorreranno almeno due o tre settimane. È quanto è emerso giovedì a Verbania da un incontro tra autorità e tecnici.
Il lavoro di rimozione dei sassi pericolanti durerà una settimana. Successivamente si passerà al ripristino vero e proprio, che può prendere fino a quindicina di giorni, meteo permettendo: il cattivo tempo dilaterebbe i tempi.
Al vertice di Verbania, convocato dal prefetto Iginio Olito, erano presenti l’Anas, i sindaci della zona, i rappresentanti della provincia Verbano-Cusio-Ossola e quelli della Regione Piemonte. Tutti si sono detti fiduciosi.
Il sindaco di Re, Oreste Pastore, ne approfitta per sollecitare Roma sull’avvio dei lavori di messa in sicurezza della strada, per i quali sono previsti 70 milioni di euro.
Il prefetto, su questo aspetto, si è detto da oggi più ottimista, poiché nell’incontro si è parlato sì dell’emergenza ma più in generale della viabilità di tutta la zona e delle tre strade che la collegano alla Svizzera.
Il giorno di Pasqua, lo scoscendimento sulla statale tra l’Ossola e il Canton Ticino aveva travolto l’auto di due svizzeri, causandone la morte. Per oltre due giorni è stata interrotta anche la linea ferroviaria della Vigezzina, che collega Locarno a Domodossola.
La 337, oltre che dai turisti, è percorsa ogni giorno da 1’500 lavoratori frontalieri, che dall’interruzione devono affrontare un percorso alternativo lungo la valle Cannobina sino al Lago maggiore e raggiungere il confine dalla statale 34.
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