La chiusura notturna dei valichi di confine minori crea malcontento nel Consiglio provinciale
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La decisione di Berna di appoggiare la chiusura notturna di sei dei sedici valichi secondari (tra cui Pedrinate e Novazzano) posta in atto dal Ticino ha suscitato nei giorni scorsi una levata di scudi unanime al Consiglio provinciale di Como. In un comunicato stampa, lunedì, gli esponenti comaschi hanno stigmatizzato infatti la “decisione unilaterale della Svizzera” in contrasto con gli accordi di Schengen.
I consiglieri provinciali lariani si sono mossi in blocco poiché, a loro avviso, si tratta di una misura “che rischia di penalizzare i comuni di frontiera sia dal punto di vista economico-commerciale, che da quello dei lavoratori frontalieri”.
Una problematica che la Provincia aveva già evidenziato in sede di Consiglio direttivo della Regio Insubrica e che intende sottoporre nel corso dell’incontro organizzato proprio a tale riguardo venerdì 4 dicembre tra i sindaci dei comuni interessati, i consiglieri provinciali di Varese e Como, una delegazione parlamentare ticinese e i responsabili doganali svizzeri e italiani.
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