Sono stati ceduti all'asta 7 milioni di franchi di stabili di proprietà dello Stato italiano
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Un solo invetitore, un immobiliarista bellinzonese, si è aggiudicato per poco più di 7 milioni di franchi le proprietà dello Stato italiano messe all’asta a Locarno.
Benché la città avesse invitato a “congelare” la vendita all’asta, le offerte in busta chiusa sono state aperte, come da programma, lunedì mattina.
L’imprenditore ha staccato un cospicuo “assegno”, per aggiudicarsi le ex sedi della Casa d’Italia, del viceconsolato e una villa storica, in disuso e situate fra Piazza Fontana Pedrazzini e Via della Posta. Per Villa Igea era stata richiesta una somma base di 2,997 milioni, mentre per gli altri due immobili 1,723 milioni.
Il nuovo proprietario non esclude di intavolare trattative con le autorità cittadine per una possibile vendita dell’area. Unico problema è il prezzo, ben al di sopra di quanto auspicato dalla città. E’ invece andata deserta, per la seconda volta, l’asta per l’ex Casa d’Italia di Bellinzona.
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