È crollata una parte del ponte Morandi sull'autostrada A10 a Genova, uno dei principali della città. Stando ai soccorritori sarebbero decine i veicoli coinvolti.
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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 14.08.2018)
Secondo prime informazioni dei vigili dei fuoco a provocare il disastro sarebbe stato un cedimento strutturale. Non è ancora noto il numero esatto di vittime, ma un bilancio parziale fornito dal viceministro alle infrastrutture Edoardo Rixi, presente sul posto, è di 22 morti.
Le prime immagini del crollo nel video di RSI News/Ebu
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Le macerie hanno travolto anche alberi e fili dell’alta tensione, oltre ad alcuni tralicci. In una foto diffusa dai vigili del fuoco si vede anche un camion che è riuscito a fermarsi proprio prima della zona crollata.
Il viadotto Polcevera dell’autostrada A10 , progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi, fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua. È noto come “Ponte Morandi”, “Ponte delle Condotte” dalla società che lo costruì, ma anche “Ponte di Brooklyn” per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano.
Ha una lunghezza di 1’182 metri, un’altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri.
È il principale snodo autostradale di Genova. Collega il ponente al levante della città ed è percorso ogni giorno, tutto l’anno, da migliaia di automezzi.
Dall’inizio dell’estate, sul ponte si sono formati quasi ogni giorno ingorghi provocati dalla somma del traffico cittadino e di quello dei turisti che devono raggiungere da un lato il porto, per imbarcarsi su traghetti e navi da crociera, dall’altro l’aeroporto. Migliaia di mezzi, ogni giorno, lo hanno perciò percorso a passo d’uomo nelle due direzioni.
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