Undici persone in manette per aver favorito Cosa nostra durante i lavori all'Esposizione universale di Milano
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Undici persone, tra cui un noto avvocato di Caltanissetta, sono state arrestate mercoledì in Italia per reati tributari, riciclaggio e associazione a delinquere con l’aggravante della finalità mafiosa nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Milano.
Al centro dell’indagine c’è il consorzio di cooperative Dominus Scarl specializzato nell’allestimento di stand e a cui erano stati affidati appalti per Expo 2015, in particolare la costruzione dei padiglioni di Palazzo Congressi, Auditorium, Francia, Qatar e Guinea equatoriale.
Cosa Nostra
Le società coinvolte, secondo la ricostruzione dei magistrati, ricorrevano a un sistema di fatture false per creare fondi neri. Il denaro era poi riciclato in Sicilia dove gli indagati avevano legami con la famiglia di Cosa Nostra dei Pietrapanza. Il sequestro preventivo della guardia di finanza ammonta a circa cinque milioni di Euro. Quattrocentomila in contanti erano ben nascosti su un camion intercettato mentre era in viaggio dalla Lombardia alla Sicilia.
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