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Benigni all’Arena di Trastevere apre la stagione dei film all’aperto

Il premio Oscar, presente a Roma alla proiezione di "Non ci resta che piangere", rende omaggio a Massimo Trioisi

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“I maestri ci hanno insegnato a guardare”. Un grande omaggio di Benigni al Cinema, nella breve chiacchierata dal palco dell’Arena di Piazza San Cosimato in Trastevere. Il maestro ha salutato il pubblico presente in piazza, prima della proiezione del film cult “Non ci resta che piangere”, scritto, diretto ed interpretato da Benigni insieme al suo caro amico, il compianto Massimo Troisi.

“Eravamo due innamorati”, continua Benigni riferendosi a Troisi, ed il titolo del film sembra echeggiare con un diverso, romantico, significato nell’assenza dell’amico, al quale Benigni, coglie l’occasione di dedicare la lettura di alcuni versi scritti di suo pugno: “…morto un Troisi non se ne fa un altro. Morto Troisi muore quella bella, serena, antica, dolce tarantella…”.

Insieme al ricordo di Massimo Troisi non è mancato lo spirito che tutta la piazza si aspettava. Le parole del Maestro – ricordando che senza il dramma neanche la comicità può funzionare – hanno regalato momenti di grande spirito e risate. Benigni ha citato le celebri battute del film e raccontato aneddoti buffi ma anche interessanti sulla sua realizzazione. “Non si riusciva a girare una scena perché tutti ridevano, a turno eravamo noi oppure i tecnici, alcune scene erano veramente impossibili da girare come quella: alt! chi va la! un fiorino!…”. “Quando vedete che la camera è fissa vuol dire che dirigeva Massimo, quando si muoveva tutto vuol dire che dirigevo io…”
Enrico Marra

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