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Blitz in italia contro estremisti “No Vax”

Manifestanti no vax a Milano con la polizia.
Foto d'archivio: manifestazione "No Vax" a Milano del 4 settembre scorso. Keystone / Paolo Salmoirago

La polizia italiana ha eseguito giovedì mattina una serie di perquisizioni in molti appartamenti in diverse città appartenenti a attivisti "No Vax". Sull'applicazione di messaggistica Telegram molti di loro avevano ipotizzato di compiere azioni violente nel corso delle manifestazioni contro i provvedimenti del Governo.

Le indagini, coordinate dalla procura di Milano, sono state condotte dalla Digos e dalla Polizia Postale. Le perquisizioni sono scattate a Milano, Bergamo, Roma, Venezia, Padova e Reggio Emilia. Oltre alle abitazioni degli indagati, i controlli hanno riguardato pc, cellulari, tablet e account social.

Come detto, gli attivisti ipotizzavano su alcune chat di Telegram violenze, anche con armi, durante un imminente raduno No Vax a Roma. Gli indagati sono stati individuati nel corso di un’operazione della Polizia di Stato contro alcune delle frange più scalmanate dei No Vax in Lombardia e in Italia.

“Guerrieri”

Le “azioni violente” che stavano programmando i “No Vax”, che si facevano chiamare “guerrieri” su Telegram, erano tese a mutare o condizionare la politica governativa e istituzionale in tema di campagna vaccinale.

Lo scrivono il capo del pool antiterrorismo di Milano Alberto Nobili e il pubblico ministero Piero Basilone nei decreti di perquisizione. 

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