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Terrorismo, stanata la rete di Amri, 5 arresti

Agenti di polizia accompagnati da cani entrano in un appartamento
Keystone

Una retata anti-terrorismo della polizia italiana ha portato all'arresto di cinque persone, quattro tunisini e un palestinese ritenuti fiancheggiatori dell'attentatore al mercatino di Berlino, Anis Amri.

Il tunisino, il 19 dicembre del 2016, aveva ucciso 12 persone scagliandosi con un veicolo contro la folla in un mercatino natalizio della capitale tedesca.

Fuggito, fu intercettato quattro giorni dopo alla stazione di Sesto San Giovanni, alla periferia di Milano, dove rimase ucciso in uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine.

Tre suoi complici erano stati espulsi dall’Italia nei mesi successivi.

Blitz tra Lazio e Campania

La nuova operazione anti-terrorismo è stata condotta dall’Ufficio centrale per le investigazioni generali (Ucigos) e dalla Divisione investigazioni generali e operazioni speciali (Digos) di Roma e Latina.

Dopo oltre un anno di indagini sulla rete intessuta da Amri, sono state effettuate perquisizioni, oltre che nel Lazio, nelle province di Caserta, Napoli, Matera e Viterbo.

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Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha emesso nei confronti degli arrestati cinque ordinanze di custodia cautelare.

I reati ipotizzati sono addestramento e attività con finalità di terrorismo internazionale, e associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di documenti e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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