Si è aperta giovedì mattina alla Corte di Cassazione a Roma l’udienza per il naufragio della nave da crociera Costa Concordia nel quale morirono 32 persone. I giudici dovranno decidere se confermare la sentenza d’appello che condannò l’ex comandante Francesco Schettino a 16 anni e un mese di reclusione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 20.04.2017)
Contenuto esterno
A fare ricorso alla Suprema Corte -oltre alla difesa di Schettino, assente dall’aula- è stata la Procura della Corte d’appello di Firenze, che ritiene troppo mite la pena inflitta. La pubblica accusa aveva chiesto 27 anni di carcere.
La prossima udienza è prevista per il 12 maggio e in quella data potrebbe essere emesso il verdetto.
Il pg: Sì a condanna e a pena più elevata
“È stato un naufragio di tali immani proporzioni e connotato da gravissime negligenze e macroscopiche infrazioni delle procedure” -ha detto nella requisitoria il procuratore generale di Cassazione Francesco Salzano- che non è possibile concedere le attenuanti all’ex comandante Francesco Schettino, il quale deliberatamente “non inviò il segnale di falla all’equipaggio per far scattare l’ammaina scialuppa e mettere subito in salvo i passeggeri”.
Il Pg, dopo una ricostruzione della mole di errori, sottovalutazioni, violazioni delle leggi del mare commesse da Schettino e dagli altri ufficiali, ha chiesto la conferma della condanna a sedici anni e un mese di reclusione inflittagli dalla Corte di Appello di Firenze il 31 maggio del 2016. Sentenza che aveva ricalcato quella di primo grado.
Salzano ha poi chiesto di accogliere il ricorso del Procuratore generale di Firenze, che vuole una pena più severa per Schettino con l’applicazione dell’aggravante della previsione dell’evento, dunque della colpa cosciente, per i plurimi omicidi colposi. L’ex comandante rischia dunque, se la condanna dovesse essere confermata il prossimo 12 maggio, di andare incontro a un inasprimento della pena dopo un appello bis che si svolgerebbe a detenzione in corso.
Cinque anni fa, la tragedia
Nel naufragio morirono 32 persone. L’impatto contro gli scogli avvenne alle 21.45 del 13 gennaio 2012 per una maldestra manovra di avvicinamento all’isola Del Giglio, nell’arcipelago toscano.
A bordo della Concordia c’erano 3216 passeggeri e 1013 persone d’equipaggio. La Costa ha risarcito la maggior parte delle parti civili –l’80% dei passeggeri, con 66 milioni e mezzo di euro in totale; 24 ai familiari delle vittime- mentre altre sono ricorse in Cassazione per ottenere indennizzi più alti.
Le condanne
La sentenza di primo grado, poi confermata in appello, condannò Francesco Schettino per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e per aver abbandonato la nave con molti passeggeri ancora a bordo.
Altri indagati, tra i quali il comandante in seconda e il timoniere, scelsero di patteggiare, ottenendo pene inferiori a tre anni.
La nave
Due anni e mezzo dopo il naufragio, la Costa Concordia -raddrizzata con una spettacolare operazione pochi mesi prima- tornò in mare per il suo ultimo viaggio. Verso i cantieri navali di Genova.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Costa Concordia, pena confermata
Questo contenuto è stato pubblicato al
Confermata la condanna a 16 anni di reclusione per il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, inabissatasi al largo dell’isola del Giglio la sera del 13 gennaio 2012, all’ex comandante Francesco Schettino. Lo ha deciso martedì in serata la Corte d’appello di Firenze. Il processo d’appello, dopo che Schettino era già stato condannato in…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Francesco Schettino è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Grosseto a 16 anni di reclusione (e a un mese di arresto) per il naufragio della Costa Concordia, affondata nel Tirreno il 13 gennaio del 2012 dopo aver urtato uno scoglio. L’accusa aveva chiesto 26 anni, ma i giudici non hanno riconosciuto né l’aggravante…
Questo contenuto è stato pubblicato al
26 anni di prigione. È la richiesta di pena rivolta dalla procura al tribunale per Francesco Schettino. Per la precisione, la richiesta formulata dal pm. Maria Navarro al termine della requisitoria per il naufragio della Costa Concordia, che causò 32 morti all’isola del Giglio il 13 gennaio 2012, è di 26 anni più 3 mesi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Impreparazione dell’equipaggio, difetti tecnici della nave e comportamenti discutibili della Costa Crociere sono alcune delle accuse lanciate da Francesco Schettino, imputato di omicidio colposo plurimo nel processo in corso a Grosseto in relazione al naufragio del 12 gennaio 2012 davanti l’Isola del Giglio, nell’intervista rilasciata a Report su RAI 3. Il comandante della Costa Concordia…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sta persino considerando di abbandonare la Marina Gregorio De Falco, il capitano di fregata divenuto famoso per la telefonata con il comandante Schettino la notte del naufragio della Costa Concordia, e che da ottobre sarà trasferito a un ufficio di carattere amministrativo, dopo dieci anni nel settore operativo della Capitaneria di Livorno. De Falco, simbolo…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Indignazione in Italia per la presenza in cattedra, all’Università la Sapienza di Roma, di Francesco Schettino. Il comandante della Costa Concordia è intervenuto martedì in un seminario organizzato all’interno del Master in Scienze criminologico-forensi, diretto dal professor Vincenzo Maria Mastronardi. Il rettore della Sapienza, Luigi Frati, ha dichiarato che “la partecipazione di Schettino è stata…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dentro la Concordia distrutta. L’ispezione subito dopo il raddrizzamento della nave. Nella plancia di comando e negli uffici di Schettino. Video ansa.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.