Mario Draghi: “Lo Stato c’è e ci sarà”
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha celebrato a Bergamo la giornata nazionale italiana delle vittime del Covid.
“Vorrei che mi sentiste vicino, nella tristezza e nella speranza. Lo Stato c’è e ci sarà”, ha dichiarato Draghi. Non possiamo abbracciarci ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti”, ha aggiunto.
“Questo luogo è un simbolo del dolore di un’intera nazione. È anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo. Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette. Solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato”. Sono sempre le parole pronunciate da Mario Draghi a Bergamo.
Il 18 marzo non è una data qualunque. Esattamente un anno fa le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le bare dal cimitero di Bergamo verso i crematori di altre regioni fecero il giro del mondo. Un ricordo ancora nitido nella mente del sindaco Giorgio Gori, che ha così commentato: “Siamo stati il simbolo della pandemia lo scorso anno, con quelle immagini, per questo vogliamo essere un simbolo di rinascita oggi”.
La giornata è stata ricca di avvenimenti: dalle bandiere a mezz’asta in buona parte del Paese, al minuto di silenzio scoccato alle 11. Il premier ha invece dapprima deposto al cimitero monumentale di Bergamo una corona di fiori davanti alla stele alle vittime. Spostatosi poi al parco della Trucca, Draghi ha inaugurato il bosco della memoria, piantando un tiglio.
Draghi ha deciso di celebrare la prima giornata nazionale delle vittime del Covid nella città più colpita dalla prima ondata, con oltre 3’400 vittime ufficiali per coronavirus anche se quelle stimate sono circa 6’000.
tvsvizzera.it/fra con RSI
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