Diciotti, aumenta la tensione tra Roma e Bruxelles
Il vicepremier italiano Luigi Di Maio ha ribadito venerdì che Roma taglierà i finanziamenti all'Unione Europea a meno che altri Stati membri non accolgano parte dei migranti che attualmente si trovano bloccati a bordo della nave della Guardia Costiera italiana Diciotti, ormeggiata a Catania. Commissione UE: "Le minacce non risolvono nulla".
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tvsvizzera.it/Zz/Reuters con RSI (TG del 24.08.2018)
Il premier Giuseppe Conte, in seguito a un vertice informale a Bruxelles con i rappresentanti di altri stati membri europei, ha dichiarato che non è stato raggiunto nessun accordo sull’accoglienza delle 150 persone bloccate a bordo della Diciotti.
L’Italia “agirà di conseguenza” ha scritto il presidente del Consiglio su Facebook.
“Le minacce non servono a nulla”
Dal canto suo, la Commissione Europea, ha risposto attraverso il suo portavoce Alexander Winterstein che “in Europa le minacce non servono a niente e non portano da nessuna parte”.
“Trovare una soluzione per le persone a bordo della Diciotti è la nostra priorità”, ha aggiunto Winterstein. “è quello su cui ci concentriamo ed è quello su cui tutti dovrebbero concentrarsi, riteniamo.”
Come per le altre navi finite in situazioni analoghe alla Diciotti, come l’Aquarius, anche in questo caso l’Esecutivo europeo ha accettato di coordinare gli sforzi per risolvere la situazione. Tuttavia, ha sottolineato come l’accoglienza delle persone dipenda dai singoli stati membri.
La crisi dei migranti continua a rappresentare una sfida politica ed etica per l’Europa. Nonostante gli sbarchi siano dimezzati rispetto allo scorso anno, nel 2018 nel Mediterraneo hanno perso la vita tentando di raggiungere il nostro continente oltre 1’500 persone. Il punto della situazione nel servizio della Radiotelevisione svizzera.
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