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Italia, Conte alla ricerca di consensi per salvare il governo

Giuseppe Conte con mascherina
"A tutti coloro che hanno a cuore il destino dell'Italia dico: aiutateci!", ha dichiarato Conte davanti ai deputati lunedì. Keystone / Roberto Monaldo / Pool

Il premier italiano Giuseppe Conte ha intrapreso un'offensiva dall'esito incerto lunedì davanti ai parlamentari italiani per tentare di salvare il suo governo dopo la defezione dei ministri del partito Italia Viva.

In piena crisi pandemica, il presidente del Consiglio si è rivolto alla Camera dei deputati per cercarne il consenso prima di provare ad ottenerlo dai senatori martedì.

Il suo governo di coalizione rischia di cadere per la crisi innescata dalla defezione di due ministri di Italia Viva dell’ex premier Matteo Renzi.

Davanti ai deputati, Conte ha chiesto un sostegno chiaro e trasparente da parte di tutti gli eletti che si riconoscono nelle basi “più nobili delle tradizioni europee, liberali, popolari e socialiste”. “A tutti coloro che hanno a cuore il destino dell’Italia dico: aiutateci!”, ha dichiarato.

La Camera ha accordato la fiducia al suo governo con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti, 6 voti oltre la maggioranza assoluta. 

Il test cruciale sarà però in Senato, dove il voto di fiducia sarà tirato. Senza i 18 eletti di Italia Viva, il governo non possiede più la maggioranza dei 321 seggi. 

L’esito è dunque incerto e Conte sta cercando di ottenere l’appoggio dei parlamentari del centro (gruppo misto, ex grillini e renziani pentiti), in sostituzione di Italia Viva che da M5S, Pd e dallo stesso premier non viene più ritenuta una formazione affidabile per la sorte dell’esecutivo (nonostante le aperture delle ultime ore).

Molti scenari possibili

Con la probabile astensione di Italia Viva, il sostegno a Conte potrebbe dipendere da una manciata di voti.

Sono diversi gli scenari possibili ma quello considerato meno probabile è che Conte ottenga la maggioranza assoluta dei senatori. Il premier potrebbe andare avanti come fatto finora dopo i necessari aggiustamenti alla composizione del governo.

Teoricamente, con una maggioranza relativa, Partito democratico e Movimento 5 stelle potrebbero scendere a compromessi con Renzi e effettuare un rimpasto di governo (con o senza Conte) capace di ottenere la maggioranza assoluta.

Un’altra ipotesi è quella di una grande coalizione guidata da una figura istituzionale non allineata. In caso di impasse, sarebbero convocate delle elezioni legislative che però dovrebbero tenersi entro luglio, poiché in estate inizierà il semestre bianco che prelude alla designazione del nuovo capo di Stato.

Il nodo del rilancio

L’opposizione di Renzi si basa soprattutto sui contenuti del Recovery plan, il programma di rilancio da 222,9 miliardi di euro parte del piano da 750 miliardi adottato nell’estate del 2020 dai dirigenti europei e di cui l’Italia è la principale beneficiaria.

A dire dell’ex premier, Conte e il M5S starebbero “dilapidando i soldi pubblici” accordando agevolazioni fiscali e aiuti ad hoc solo per ragioni elettorali invece di approfittare di questa manna per investire e fare riforme strutturali.

Renzi ritiene inoltre di non essere abbastanza ascoltato da Conte e pretende più peso in governo. Con i sondaggi che danno al suo partito solo al 3% delle intenzioni di voto in caso di legislative anticipate, il fiorentino non ha nulla da perdere.

La sua è una scommessa criticata da buona parte della stampa italiana che accusa Renzi di voler far deragliare il governo in un momento troppo delicato, con una pandemia che ha già provocato oltre 80’000 morti e portato il paese nella più grande recessione dal Dopoguerra.

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tvsvizzera.it/Zz/afp con RSI (TG del 18.01.2021)

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