Genova, il bilancio si aggrava mentre si cercano dei responsabili
Le speranze di trovare dei superstiti sotto il ponte Morandi crollato martedì a Genova si stanno assottigliando. Intanto il bilancio delle vittime è salito a 39 morti e il governo ha promesso provvedimenti contro la società gerente del tratto autostradale.
Mercoledì a metà giornata il bilancio del crollo che ha fatto precipitare nel vuoto 35 automobili e alcuni camion è salito a 39 morti confermati e 16 feriti, di cui 12 gravi. Ma ci sono ancora dispersi. Tre bambini di un’età compresa tra 8 e 13 anni figurano tra le vittime. Secondo i servizi diplomatici dei rispettivi paesi, tra i morti ci sarebbero anche tre francesi e tre cileni residenti in Italia.
Dopo il disastro, il più grave di questo genere in Europa dal 2001 (quando in Portogallo crollò un ponte sopra il fiume Douro e morirono una sessantina di persone) i soccorsi hanno lavorato tutta la notte nella speranza di trovare dei sopravvissuti sotto le macerie.
Il “ponte Morandi”, costruito negli anni sessanta, fin dai primi anni di esistenza è stato oggetto di importanti lavori di manutenzione legati in particolare alla degradazione del cemento armato precompresso, accentuata dalle vibrazione del traffico continuo.
Si cercano dei responsabili
Il governo italiano è passato all’offensiva mercoledì promettendo di individuare e punire i responsabili del disastro. Per ora ha puntato il dito contro la società gerente della carreggiata, Autostrade per l’Italia.
Il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli ha lanciato un appello ai dirigenti della società, chiedendo loro di dimettersi e iniziato una procedura per un’eventuale revoca di tutte le concessioni.
“È il minimo”, ha detto il ministro degli interni Matteo Salvini. “Scriverò a tutte le altre società affinché reinvestano parte del loro budget nella sicurezza”.
Il caso del ponte di Genova è solo l’ultimo di una serie di incidenti simili accaduti negli ultimi anni.
Già martedì in serata il premier Giuseppe Conte aveva annunciato un piano straordinario per il controllo delle infrastrutture.
Nel frattempo Autostrade per l’Italia si difende. In un comunicato Collegamento esternoha affermato che “negli ultimi cinque anni (2012-2017) gli investimenti della società in sicurezza, manutenzione e potenziamento della rete sono stati superiori a 1 miliardo di euro l’anno. Ciò ha contribuito in maniera sostanziale all’innalzamento sulla rete di Autostrade per l’Italia del livello di sicurezza – misurabile attraverso l’abbattimento dei tassi di mortalità e di incidentalità – che è stato portato a livello di eccellenza in Europa”.
Il ponte era soggetto a controlli trimestrali come esige la legge, aveva precedentemente dichiarato la società. Delle verifiche supplementari con strumenti sofisticati sono stati effettuati e degli esperti esterni sono stati consultati. Da questi controlli sarebbero emerse garanzie sufficienti sulla solidità della struttura.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.