Ingiunta l’assunzione di 60’000 rider in Italia
La Procura di Milano ha notificato alle società di consegna pasti Uber Eats, Glovo-Foodinho, JustEat e Deliveroo che oltre 60'000 impiegati, finora considerati lavoratori autonomi occasionali, dovranno essere assunti come "lavoratori coordinati e continuativi". Nell'ambito dell'inchiesta sono stati iscritti sul registro degli indagati sei dirigenti del settore.
Nei verbali notificati mercoledì alle aziende, ha riferito la procura in conferenza stampa, è spiegato che per i cosiddetti rider devono essere applicate la normativa e i contratti adeguati. “Ci devono essere quelle assunzioni”, altrimenti saranno presi “provvedimenti” specifici.
Nell’inchiesta, che dal capoluogo lombardo si è estesa a livello nazionale, risultano indagati sei tra amministratori delegati, rappresentanti legali e delegati per la sicurezza delle società in questione. Lo ha precisato in videoconferenza la procuratrice aggiunta milanese Tiziana Siciliano, che con la pm Maura Ripamonti è titolare del fascicolo. “Questa inchiesta”, ha detto, “si è imposta perché questa situazione di illegalità è palese”.
“Non sono schiavi”
I rider non sono schiavi, ha commentato il procuratore capo Francesco Greco; “è il tempo di dire che sono cittadini” e serve un nuovo “approccio giuridico” perché “hanno un trattamento di lavoro che gli nega il futuro”, ha aggiunto.
Sulla filiale italiana del colosso statunitense Uber Eats, la Procura ha aperto un’indagine fiscale “per verificare se sia configurabile una stabile organizzazione occulta” dal punto di vista tributario. Ossia che l’azienda svolga il servizio in Italia ma con guadagni all’estero, per pagare le tasse altrove.
Per la mancata sicurezza dei fattorini, alle società sono state “contestate ammende” per “oltre 733 milioni di euro”. Se le aziende pagheranno almeno un quarto della cifra massima e si metteranno in regola con le prescrizioni, i reati contestati “si estingueranno”.
Mentre il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando si complimenta con procura e Carabinieri per il lavoro svolto, e sindacati esprimono soddisfazione, dagli atti delle indagini emergono decine di racconti che suonano così: “Prendiamo acqua, vento, freddo e gelo. Ci picchiano, ci derubano e ci deridono, ma nessuno fa nulla”.
Nel servizio RSI, la retribuzione media di un fattorino e le pressioni cui sono sottoposti per essere scelti dagli algoritmi.
Vengono a galla anche alcuni casi di presunte omissioni sull’esposizione “al rischio biologico da Covid”. Segnatamente, l’obbligo di consegnare i pasti ai piani nonostante la pandemia.
tvsvizzera.it/ANSA/ri con RSI (TG del 25.02.2021)
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