In Italia, la candidata del centro-destra Donatella Tesei è la nuova presidente della Regione Umbria. Il suo vantaggio sull'avversario alle elezioni regionali di domenica Vincenzo Bianconi, sostenuto dalla coalizione PD-M5S, risulta di poco superiore ai 20 punti (57,55% a 37,48%) dai dati diffusi lunedì al termine dello spoglio dal Ministero dell'interno.
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tvsvzzera.it/ATS/ri con RSI (Infonotte del 27.10.2019)
Movimento 5 Stelle e Partito democratico incassano dunque una sonora sconfitta, al primo appuntamento con le urne dopo il cambio di governo dello scorso agosto in Italia.
Alleati nell’esecutivo nazionale di Giuseppe Conte, i due partiti hanno sostenuto lo stesso candidato civico alle elezioni regionali in Umbria, anticipate dopo la caduta della giunta guidata dal PD per una serie di scandali nella sanità. Scandali denunciati proprio dal M5S, ora alleato. Un’antitesi su cui ha fatto leva la Lega di Matteo Salvini, che si è così preso una rivincita in una regione che da cinquant’anni votava a sinistra.
Chi è. La senatrice Tesei, ex sindaco di Montefalco, succede a Catiuscia Marini, eletta nel 2015 per un secondo mandato con il Partito democratico (PD) e dimessasi ad aprile in seguito all’indagine sui concorsi all’ospedale di Perugia che secondo la procura del capoluogo umbro sarebbero stati pilotati da esponenti locali del Pd.
Lo scrutinio è andato avanti tutta la notte, ma la vittoria di Tesei è stata subito chiara per l’ampio distacco emerso da exit poll e proiezioni. Già poco prima dell’una di notte è stato lo stesso Bianconi a telefonare alla senatrice per congratularsi, ammettendo di fatto la sconfitta.
“Giorni contati”
I 20 punti di vantaggio di Tesei acquisiscono un valore sul piano nazionale. Salvini parla di giorni contati per il governo Conte. “Gli italiani non amano i traditori e i poltronisti”, ha detto il leader leghista dalla sala stampa allestita in un albergo del centro di Perugia, dove è arrivato intorno alla mezzanotte insieme alla neo-presidente.
A poche centinaia di metri da loro Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha subito parlato di “vittoria schiacciante” del centro destra. “Fossi nel premier Giuseppe Conte rassegnerei subito le dimissioni”, ha detto.
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I dati sui partiti sono i seguenti: Lega 36,9% (il 14% nelle precedenti regionali), Fratelli d’Italia 10,4% (5,2%) e Forza Italia 5,5 (8,5); il Pd si attesta al 22,3% (era al 35,8%), mentre il M5S al 7,4 (14,6).
Altissima l’affluenza, al 64,4%, nove punti in più rispetto al 2015.
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