Il giudice dovrà pronunciarsi sulla possibilità di proseguire il processo; l'imprenditore Schmidheiny è accusato della morte di 258 persone
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L’udienza preliminare del processo Eternit bis, ripreso giovedì a Torino, è stata aggiornata al 4 novembre. Il giudice dovrà pronunciarsi sulla possibilità o meno di continuare il procedimento. L’imputato, l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, è accusato della morte per amianto di 258 persone a titolo di omicidio con dolo.
Il pubblico ministero Gianfranco Colace sostiene che sia possibile procedere perché la Corte costituzionale, con la sentenza dello scorso 21 luglio, ha fugato ogni dubbio sul fatto che ci possa essere un secondo giudizio per il medesimo fatto. “Non ci sono le condizioni — sostiene invece l’avvocato Astolfo Di Amato — perché c’è già stato, su questa vicenda, un processo per disastro ambientale, terminato con una sentenza di prescrizione. Non si possono trattare i singoli casi di omicidio, che nel vecchio procedimento erano già stati presi in esame come una conseguenza del reato“.
La difesa chiederà che, eventualmente, non si proceda più per omicidio volontario, ma per omicidio colposo.
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