La televisione svizzera per l’Italia

Una sartoria multietnica alle porte di Milano

Nel comune italiano con il maggior numero di stranieri, Baranzate alle porte di Milano, l'associazione La Rotonda integra i migranti residenti con progetti lavorativi. Tra questi, Fiori all'Occhiello, una sartoria artigianale che dà un’opportunità concreta di lavoro professionale.

Contenuto esterno

Baranzate, alle porte di Milano, un tempo comune di Bollate. Qui nel quartiere Gorizia vivono quasi solo residenti stranieri. Non è un caso. Il comune è al primo posto per presenza di immigrati in Italia. Un abitante ogni tre è infatti straniero ma quasi tutti vivono in un solo quartiere, quello di Gorizia, poche strade di casermoni tirati su in fretta 40 anni fa e capannoni ormai dismessi.

Proprio in questo quartiere multietnico è nata nel 2010 l’associazione La Rotonda: l’intento è quello di promuovere iniziative a carattere sociale, educativo, formativo e lavorativo. Il tutto di comune accordo con la Parrocchia dove è particolarmente attivo don Paolo Steffano.

Fiori all’occhiello

Qui, dove la multiculturalità è la regola e la quotidianità, l’Associazione La Rotonda ha dato vita ad una sartoria artigianale – Fiori all’Occhiello – con l’intento di creare un’opportunità concreta di lavoro intorno all’abilità di donne e uomini provenienti da paesi lontani. E funziona. Dà lavoro a una decina di persone. Niente assistenza, un salario per il lavoro svolto. 

Oggi la sartoria vuole fare un passo ulteriore e cercare di allargare la propria clientela. La professionalità è ormai accertata. Dopo i primi anni difficili, ora Fiori all’Occhiello è infatti una realtà sartoriale affermata.

Non solo. La sartoria è anche un luogo in cui c’è spazio per relazioni, scambi e rispetto per le diverse culture e necessità: la diversità quindi diventa motivo di incontro e di crescita per tutti.

Un lavoro in profondità

Come il progetto Fiori all’Occhiello, ce ne sono altri. Il Mondo nel quartiere, ovvero azioni concrete in grado di facilitare i processi di integrazione dei migranti presenti sul territorio. O ancora La Porta della Salute, uno spazio di ascolto dedicato alle fasce più deboli della popolazione. Per dimenticare l’Housing sociale con il progetto Ospitalità.

Tantissimi progetti, molte persone coinvolte. E ora un regalo. Uno dei capannoni dismessi presenti nel quartiere è stato recentemente acquistato dall’associazione grazie al generoso contributo di Diana Bracco, della Bracco farmaceutica. Il progetto è quello di spostare tutte le attività dell’associazione in un unico spazio. Anche la sartoria.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR