Fusione tra La Repubblica e La Stampa
L'unione di Repubblica, Stampa e Secolo XIX porterà alla creazione del primo gruppo italiano della carta stampata e sul digitale
“l Gruppo editoriale l’Espresso, che pubblica il quotidiano La Repubblica, e la Itedi, editrice de La Stampa e de Il Secolo XIX, uniscono le loro forze in un accordo che porterà il nuovo aggregato a controllare il 20% circa del mercato italiano della carta stampata, con una posizione di leadership sul mercato digitale. L’annuncio è stato dato a Borsa chiusa”. Così si legge sul sito “repubblica.it”
L’ operazione – continua l’articolo – consentirebbe di unire la forza di testate storiche quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d’informazione.
Il perfezionamento dell’operazione di fusione, che è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità nonché delle rispettive assemblee dei soci, è previsto per il primo trimestre del 2017.
GRUPPO ESPRESSO
Il gruppo Espresso, quotato in Borsa dal 1984 e controllato dalla famiglia De Benedetti tramite Cir, ha chiuso il 2015 con 605 milioni di euro di ricavi e un utile di 17 milioni di euro. La società editoriale, sulla base dei dati aggiornati al 2014 raccolti da R&S Mediobanca in uno studio pubblicato a novembre, ha 2.366 dipendenti (di cui 1.076 giornalisti). Repubblica, principale quotidiano nazionale del gruppo, aveva a fine 2014 una diffusione media di 306 mila copie al giorno (in cinque anni il calo è stato del 31,8%) ed era seconda solo al Corriere della Sera (335 mila); le 18 testate locali (tra cui Il Tirreno, Il Piccolo e La gazzetta di Modena) hanno invece una diffusione media di 342 mila copie al giorno.
ITALIANA EDITRICE
L’annuncio della nascita della società è stato dato il 2 agosto del 2014: il nuovo gruppo editoriale ha riunito le attività del Secolo XIX e La Stampa, con un forte radicamento nel Nord Ovest. Itedi è partecipata al 77% da Fca e al 23% dalla famiglia Perrone ed è presieduta da John Elkann. La sola editrice torinese – stando ai dati di R&S Mediobanca – aveva nel 2014, 107 milioni di euro di ricavi e 343 dipendenti (di cui 206 giornalisti). Sul fronte diffusionale, il gruppo arriva a 255 mila copie al giorno (202 mila per la Stampa e 53 mila per il Secolo XIX).
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