Il traforo del Monte Bianco è stato chiuso lunedì mattina alle 8 e lo rimarrà per i prossimi due mesi. Fino al 18 dicembre verranno svolti importanti lavori di manutenzione, programmati da tempo e rinviati a seguito di un’imponente frana nella valle della Maurienne alla fine di agosto che aveva di fatto chiuso il tunnel del Fréjus.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
Il tunnel a doppio senso di marcia è stato costruito 60 anni fa e viene utilizzato quotidianamente da migliaia di veicoli. La sua ristrutturazione è di vitale importanza, come ha spiegato la società concessionaria francese Autoroutes et Tunnel du Mont-Blanc.
Nell’arco di nove settimane, i lavori comporteranno la sostituzione degli elementi della soletta nella sezione centrale del tunnel e la sostituzione dei ventilatori sulla volta, come specificato il 27 settembre dall’operatore del tunnel GEIE-TMB. Questi lavori precederanno una “ristrutturazione di prova della volta (…) rinviata al 2024”, secondo la stessa fonte.
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Voce critica
Sulla chiusura della galleria, parecchio critico Marco Bussone, presidente dell’Unione nazionale italiana Comuni, comunità e enti montani: “Non doveva chiudere, tra i proclami di tanti politici, e invece da oggi il Tunnel del Monte Bianco chiude. Chiude davvero. Con una serie di conseguenze gravissime che ci preoccupano. Conseguenze immediate, su viabilità secondaria verso San Bernardo e Frejus”.
“Conseguenze di medio e lungo periodo – prosegue Bussone – su un sistema alpino che, dopo vent’anni di indifferenza dei più, finisce per essere blocco verso l’Europa. Un problema gravissimo, per molto tempo sottovalutato. Sappiamo già che il nodo viario torinese, della tangenziale in particolare, da oggi fino a fine anno sarà intasato. E migliaia di camion in più andranno verso la Val Susa e il Fréjus”.
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