Milano pensa al suo “risveglio”
Milano vuole ripartire. E in attesa della decisione del governo italiano sul rallentamento delle misure restrittive messe in atto per arginare il contagio, il capoluogo lombardo scalpita per riaprire e sta pensando al suo risveglio.
A Milano “noi rispettiamo le regole e rispetteremo tutte le ordinanze. Preciso che non spingeremo per tornare al lavoro prima del dovuto, ma appena si può si torna al lavoro, di corsa, nel rispetto delle norme di sicurezza”. Così il sindaco Giuseppe Sala.
Uno dei problemi maggiori per il rilancio sarà il trasporto pubblico. Accesso controllato e limitato alle stazioni della metropolitana, cerchi sui pavimenti di tram e bus per mantenere le distanze di sicurezza tra i passeggeri, sedili alternati sui treni regionali e un maggiore utilizzo dello sharing di motorini e biciclette elettriche in città.
In Lombardia i casi positivi sono 67’931 con un aumento di 960, mentre lunedì c’erano stati 735 nuovi casi, praticamente con lo stesso numero di tamponi (oggi 6’711). I nuovi decessi sono 203 per un totale di 12’579, mentre lunedì erano stati 163.
Significativo il calo dei posti occupati in terapia intensiva che sono 851 (-50) e diminuiscono anche i ricoveri in terapia non intensiva che sono 9805 (-333). Sono i dati resi noti dalla Regione Lombardia.
Milano prova dunque a ridisegnare il servizio di trasporto pubblico ai tempi del Coronavirus per permettere ai cittadini di spostarsi in modo sicuro e senza creare assembramenti in quella che sarà la fase 2, quella della ripartenza.
Delle ipotesi allo studio del Comune ha parlato, come detto, il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Secondo il sindaco infatti, il governo deve “fare chiarezza” su uno dei nodi più delicati e complessi della ripartenza, quello del trasporto pubblico.
I pendolari che arriveranno a Milano per lavoro viaggeranno invece con mascherina e su sedili occupati in modo alternato. Quella dei sedili alternati, con delle etichette che indicheranno i posti che non sarà possibile utilizzare, è una delle ipotesi allo studio di Trenord, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia, per mantenere il distanziamento sociale.
Riapre il cantiere della metropolitana
Non a caso sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video che posta ogni giorno sulle sua pagine social, ha visitato i cantieri della linea 4 della metropolitana, dove sono ripresi i lavori dopo lo stop imposto dall’emergenza. I lavori della M4 sono ripartiti il 6 aprile e adesso sono al lavoro circa 750 persone in 50 cantieri su tutto il territorio comunale. Lunedì è ripartito lo scavo della gallerie meccanizzate con una prima talpa e la prossima settimana partirà la seconda talpa dalla stazione De Amicis. Il sindaco Sala ha ringraziato “le tante persone che lavorano per la nostra metropolitana e per il futuro della nostra grande Milano”.
Ecco l’intervista al sindaco Sala:
25 aprile senza corteo
Niente corteo a Milano per celebrare i 75 anni dalla Liberazione, a causa, ma una cerimonia di celebrazione a Palazzo Marino, sede del Comune, con il sindaco, Giuseppe Sala. La cerimonia si terrà alle 12 e potrà essere seguita da tutti i cittadini anche in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Milano. Sabato per ricordare l’anniversario della Liberazione è stata anche lanciata, da Anpi, Aned e molte altre realtà, l’iniziativa ‘Stringimi forte Milano’. Alle ore 17 sulle pagine Facebook di Anpi Milano e Aned si terrà una diretta di 75 minuti con canti e letture per fare memoria.
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