Non è un lockdown ma chiude quasi tutto
"Non abbiamo introdotto il coprifuoco - non è una parola che amiamo - ma raccomandiamo di muoversi solo per motivi di lavoro, salute studio e necessità. e di non ricevere a casa persone che non siano del nucleo familiare". Lo ha detto il premier italiano Giuseppe Conte in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, illustrando le nuove misure decise dal governo.
“L’obiettivo è chiaro, vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica perché solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Ma questo significa offrire risposta efficiente e cure adeguate a tutti i cittadini e scongiurare lockdown generalizzato, il paese non può più permetterselo”, ha affermato Conte commentando il nuovo Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio) firmato nella notte.
“Dobbiamo fare il possibile per proteggere salute ed economia. Di qui la necessità di misure più restrittive, che entreranno in vigore questa sera fino al 24 novembre”, ha proseguito il 56enne. “La chiusura di teatri, sale concerto e cinema è stata una decisione particolarmente difficile, tra le altre”.
“L’Italia è un grande paese, l’abbiamo dimostrato la scorsa primavera, ce l’abbiamo fatta nella prima fase e ce la faremo anche adesso”, ha argomentato Conte, sottolineando che le misure prese adesso servono per evitare di chiudere tutto per Natale. “Riusciremo così ad affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiore serenità”.
Alcune misure
Chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica in Italia. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse. Blocco anche per palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni.
Sono queste alcune delle misure del nuovo restrittivo Dpcm (Decreto della Presidenza del Consiglio) firmato dal premier Giuseppe Conte nella notte dopo l’ultima riunione con i capi delegazione.
Il testo Collegamento esterno(di 21 pagine più i vari allegati) contempla anche il divieto di sagre, fiere e tutti gli eventi simili. Stop pure alle feste, comprese quelle legate a cerimonie civili e religiose.
Per lo sport, stadi e palazzetti torneranno a essere senza pubblico. Per le scuole la didattica a distanza per le scuole superiori si alza al 75%. Saranno invece consentiti gli spostamenti tra regioni.
Non sono inoltre previste nuove limitazioni per l’ingresso in Italia dagli altri Stati dell’Unione Europea e dell’area Schengen, come la Svizzera. Ecco il servizio del telegiornale:
tvsvizzera.it/fra con RSI
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